Figuraccia di Franceschini a Napoli: va a caccia di voti, incassa fischi e contestazioni (video)

13 Set 2022 11:55 - di Lucio Meo

«Napoli, priorità cultura», era il titolo dell’incontro elettorale a cui ha partecipato il ministro della cultura Dario Franceschini, nonché candidato capolista al Senato per il Partito Democratico nel plurinominale Campania P01. Peccato che quella “capitale” nella quale Franceschini prova a prendere voti da paracadutato lo abbia accolto con una bella contestazione, ma non di disoccupati, ambulanti o parcheggiatori. In strada ha trovato ad accoglierlo degli operatori culturali che gli contestano il trasferimento della Biblioteca nazionale, e lo hanno atteso ieri davanti a Palazzo Zapata, in piazza Trieste e Trento, location dell’incontro.

Franceschini a Napoli incassa la contestazione

I manifestanti hanno esposto uno striscione recante la scritta «Napoli non si vende: no privatizzazioni, no fondazioni ed eventi privati nei luoghi della cultura». Franceschini è stato colto di sorpresa. «Ci sono opinioni molto diverse in città su questo tema. Abbiamo stanziato 100 milioni per Palazzo Fuga. L’idea è di far affiancare alla biblioteca storica, una moderna, con sale di consultazioni. Servono gli spazi che a Palazzo Reale non ci sono». Secondo i contestatori, “un trasloco di queste dimensioni significherebbe chiudere la fruizione pubblica della biblioteca per un numero incalcolabile di anni”. “In più si metterebbero a rischio i papiri ercolanensi, le carte storiche, le carte di Leopardi e gli altri fondi librari e manoscritti storici. Per cui non si può ragionare come se stessimo trasferendo una biblioteca con raccolte di libri che hanno pochi anni. Parliamo di raccolte con manufatti che hanno anche diverse migliaia di anni. Per farne che cosa?”.

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