Elezioni, gazebo distrutti e aggressioni: il clima d’odio non risparmia nessuno. Il caso più grave a Napoli

17 Set 2022 18:46 - di Federica Parbuoni
aggressione banchetto

Tre episodi di atti vandalici e intimidazioni a Milano e un’aggressione fisica a Napoli: la giornata politica di oggi è stata inquinata da una serie di azioni di differente gravità, ma che restituiscono ancora una volta gli effetti del clima avvelenato della campagna elettorale. A farne le spese stavolta, oltre a FdI, sono stati anche Pd e Terzo polo, i cui banchetti sono stati presi di mira a Milano, e Impegno civico, che a Napoli ha registrato una vera e propria aggressione ai danni dei propri militanti.

L’aggressione ai militanti di Impegno civico a Napoli

L’aggressione ai militanti di Impegno civico si è verificata dopo la passeggiata elettorale di Luigi Di Maio nelle strade del centro storico partenopeo. Gli attivisti impegnati al gazebo di Via Duomo, secondo quanto riferito dallo stesso ministro, «sono stati malmenati, le loro magliette strappate, il gazebo distrutto». «A tutto c’è un limite», ha scritto Di Maio su Instragram, dove ha postato la foto del gazebo distrutto. «Questa – ha aggiunto – non è campagna elettorale».

I gazebo di FdI, Pd e Terzo polo presi di mira a Milano

A Milano, dove appena pochi giorni fa esponenti dei centri sociali avevano aggredito i ragazzi di FdI, si sono registrati poi: la devastazione di un gazebo di FdI, avvenuta nella notte a opera di un ventenne belga colto sul fatto e denunciato dalla polizia; il lancio di uova piene di vernice sia contro un banchetto del Terzo polo in piazza Wagner, sia contro un banchetto del Pd in viale Papiniano. In entrambi questi casi i partiti hanno denunciato che a lanciare le uova sono state due ragazze arrivate in bicicletta e a volto coperto, che hanno insultato i militanti con frasi come «siete tutti uguali, fate schifo» o «mai col Pd». Episodi che arrivano al culmine di una campagna elettorale così avvelenata da aver fatto tornare sulla scena politica perfino la sigla delle Brigate rosse, con cui sono stati firmati messaggi di gravissime minacce contro Giorgia Meloni.

Maullu: «Atti inaccettabili, frutto del clima di odio»

«In una democrazia che vuole definirsi adulta e responsabile, questi atti sono inaccettabili, perché frutto di un clima di odio fuori da ogni logica», ha commentato Stefano Maullu, coordinatore milanese di Fratelli d’Italia e candidato alle prossime elezioni politiche. «Nell’agone politico non ci sono nemici, ma avversari le cui idee vanno rispettate. Il seme dell’intolleranza si estirpa solo con l’informazione e la formazione», ha aggiunto Maullu, sottolineando che «il cielo il 25 settembre sarà finalmente libero da ogni retorica e da incrostazioni anacronistiche».

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