Donne che odiano la Meloni, “Repubblica” arruola la tedesca Geese: “Giorgia ci vuole in cucina”

12 Set 2022 15:32 - di Antonio Marras

Arrivano i rinforzi dalla Germania per l’Armata Brancaleone della sinistra rosso-verde. L’obiettivo è gettare fango su Giorgia Meloni, proseguendo l’opera di spalamento iniziata in Italia dai vari esponenti della coalizione con la ridicola mobilitazione delle artiste, o quasi, italiane, da Elodie alla Incontrada. Ed ecco che oggi, su Repubblica, ciak si gira una nuova puntata della serie “Donne che odiano le donne, anzi, la Meloni”, con la scesa in campo, udite udite, della femminista dei Verdi, Alexandra Geese, la paladina del movimento “Half of it”, che si batte per l’accesso ai ruoli di comando delle donne. Di tutte le donne, pure la “la saponificatrice di Correggio”, tranne Giorgia Meloni.

Donne contro Meloni, la tedesca Geese verde di rancore…

Una donna premier in Italia sarebbe una buona notizia? No, per la parlamentare dei Verdi, spesso ospite della Gruber e con un passato ventennale di interprete in Italia, a Milano, città nella quale ha stretto una collaborazione con il sindaco Sala. “Meloni è leader di un partito che è contrario ai diritti delle donne e vuole rimandarle dietro ai fornelli”. Questa la sintesi: la Meloni vorrebbe le donne in cucina, magari lei stessa, a Palazzo Chigi, nel retrobottega…

Sembra una parodia, invece è tutto vero. La femminista che in passato sosteneva che “il 51 per cento della popolazione mondiale è donna, siamo pure modeste ad accontentarci del 50 per cento delle posizioni“, oggi l’unica donna che considera fuori da quelle quote rosa è la Meloni.

L’anatema nel nome del centrosinistra italiano

“Certo che ci vogliono delle donne in politica, nelle sedi decisionali, che fanno l’interesse di tutta la società e in particolare delle donne. Ma Meloni è una donna che fa la leader di un partito politico che in realtà è contrario ai diritti delle donne, che vuole rimandarle a casa e dietro ai fornelli, che è ambiguo sull’aborto e attacca le persone Lgbt. Questo è tutto fuorché autodeterminazione, e non serve, anzi danneggia la causa delle donne. Per esempio: se si parla di ‘devianze’ riferendosi ai comportamenti criminali è un conto. Ma il sospetto è che Meloni abbia usato quel termine per attaccare stili di vita e libertà personali. Anche delle donne”, sentenzia Alexandra Geese. La quale è più preoccupata di Letta, è terrorizzata…
“Meloni parla di ‘ideologia di genere’. Ed è un termine che usano partiti e movimenti di destra che vogliono attaccare valori iscritti nella nostra Costituzione… poi mi fa paura il discorso sull’immigrazione… E poi fa molta paura la possibilità che Meloni crei divisioni gravi in seno al Consiglio europeo”. Per non parlare del Pnrr da rinegoziare, che secondo la Geese metterebbe a rischio la sopravvivenza dei fiumi italiani, non solo dell’Europa. “Meloni non l’ha visto, quest’estate, il Po prosciugato? La crisi climatica è grave, e i fondi del Pnrr sono pensati anche per affrontarla in modo serio”.

Barzelletta, ilarità, sipario.

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