Di Maio scaramantico: tocca corni e teschi e evoca lo spirito di Maradona pur di propiziarsi gli elettori
Luigi Di Maio, che tra attacchi gratuiti e reiterati contro avversari e diretti competitor, e parole in libertà rivolte ai suoi elettori, ostenta sicurezza e profetizza «grandi risultati», non convince fino in fondo. E non solo per la ossessiva ridondanza di allarmi pretestuosi e spauracchi infondati, quanto per le sue ultime sortite napoletane, nel segno della scaramanzia e del buoni auspici. Non ultima la sua partecipazione al Duomo, questa mattina, per assistere alla celebrazione dedicata a San Gennaro…
Elezioni e sondaggi amari: Di Maio scaramantico
Ma è soprattutto nei giorni scorsi che l’ex grillino oggi al vertice di Impegno Civico, si è mostrato al pubblico di napoletani – e agli elettori tutti – in una stravagante veste di candidato scaramantico a passeggio per le vie della città del golfo tra shopping porta-fortuna e riti propiziatori. Hai visto mai ribaltassero i pronostici dei sondaggi, lungi dal profetizzare esiti lusinghieri per la sua neonata creatura politica?
I riti propiziatori celebrati a Napoli a favore dei fotografi
E così, a parte il balletto con lancio benaugurante alla Dirty dancing (tanto per scongiurare il rischio che qualcuno possa mettere Giggino nell’angolo), è nel rione popolare di Forcella e tra le stradine del Centro storico di Napoli che il Di Maio scaramantico ha dato il meglio di sé. Accettando il dono di ben 3 corni, simboli portafortuna per eccellenza della tradizione partenopea. E di una Bella ‘mbraina: la statuina che raffigura lo spirito benefico della casa.
Corni, teschi e l’omaggio a Maradona
Scaramanzia non solo nei cadeau raccolti tra i sostenitori del Rdc a oltranza, che proprio al Sud vedono tra i disoccupati i più accesi proseliti del rito assistenzialista. Ma anche nei gesti. Quelli che il manuale e il cerimoniale del perfetto scaramantico prescrivono. E allora, eccolo Di Maio fotografato mentre accarezza il teschio delle “anime pezzentelle” che si trova all’esterno della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco in via Tribunali.
Oggi gran finale: Di Maio assiste al miracolo di San Gennaro
Pronta, la maglietta di Maradona indossata sull’immancabile camicia bianca. Irrinunciabile la tappa con foto di rito davanti al murales di Maradona al Quartieri Spagnoli, per propiziarsi il favore di uno dei Re di Napoli. Puntuale anche l’appuntamento con il il fruttivendolo che lo mette in guardia al monito di: «Sei circondato da munnezza, stai attento». E via con il gran finale di oggi al Duomo, nella giornata dedicata a San Gennaro. E giù con auspici e promesse solennizzate sull’altare delle elezioni. Dove tutto fa brodo. E occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, per garantirsi l’agognata buona sorte elettorale, non sono mai abbastanza…