Berlusconi si improvvisa prof tra i banchi di scuola e risponde a uno studente dell’ultima fila
Fuori programma di Silvio Berlusconi nonno, che improvvisa una lezione sulla libertà tra i banchi di scuola. “Ieri ho accompagnato a scuola due dei miei nipotini”, racconta il Cavaliere postando il video sui social. Ultima delle sue quotidiane pillole. “E proprio nella loro aula si è alzato dai banchi nell’ultima fila, un ragazzo dall’aria intelligente. E mi ha detto ‘signor presidente, ci vuole dire cosa è per lei la libertà?'”.
La lezione di Berlusconi sulla libertà
Liberale per antonomasia, il Cavaliere non si sottrae. E racconta in pillole la sua idea di libertà. Un valore che anche i più piccoli dovrebbero imparare fin dai banchi di scuola. Stella polare del suo decennale impegno in politica. “Il maestro non era ancora arrivato. E allora mi sono seduto in cattedra e ho cominciato a rispondergli con addosso gli occhi di tutti i ragazzi della classe. Che erano davvero incuriositi. E ho detto ‘per me la libertà è il nostro primo valore. La libertà è il nostro simbolo, la libertà è la nostra bandiera, la libertà è il nostro traguardo. La libertà è la possibilità per ciascuno di noi, di utilizzare le nostre risorse, i nostri talenti, le nostre capacità di lavoro. I beni che possediamo legittimamente, senza alcun limite e senza alcun altro vincolo che è quello del rispetto del diritto degli altri'”.
“È il primo dei nostri diritti da cui derivano tutti gli altri”
“Questo diritto – prosegue Berlusconi – il diritto alla libertà, è il primo di tutti i diritti. È il bene sommo da cui derivano tutti gli altri. E viene addirittura prima dello Stato, anzi esso giustifica, dà una ragione allo Stato. Che ha come compito primo quello di garantire a tutti un esercizio della libertà”. Un valore che si manifesta in molte forme, continua l’ex premier davanti agli studenti. “Come libertà di pensiero, libertà di opinione, come libertà di associazione. Ma anche come libertà contro l’oppressione fiscale, contro l’oppressione burocratica, e quella giudiziaria. La libertà è anche la concreta libertà economica, che ha un valore civile e spirituale. E poi libertà religiosa, libertà politica. Per noi liberali la libertà deve essere la più ampia possibile. I cittadini devono poter fare tutto ciò che non è esplicitamente vietato dalle leggi dello stato”.
I cittadini sono i veri sovrani del mercato
“Per noi ci deve essere libertà nell’economia, che si deve sviluppare secondo i principi della libera iniziativa, del libero mercato nella competizione. Esiste il benessere – sostiene l’ex premier – perché ci sono uomini che in competizione tra loro cercano di produrre i beni della più alta qualità al più basso prezzo possibile, e con questo servono cittadini che sono i veri padroni, i veri sovrani del mercato. Questa per me è la libertà, la libertà che lo Stato deve tutelare e deve garantire”.