Zelensky all’Occidente: vietate l’ingresso ai cittadini russi. Peskov: capricci irrazionali senza prospettive

9 Ago 2022 14:11 - di Roberto Frulli
Ucraina

Vladimir Zelensky chiede all’Occidente, nel corso di un’intervista al Washington Post, di chiudere le frontiere ai cittadini russi e di vietare loro l’ingresso nei Paesi.

Secondo Zelensky i Paesi occidentali dovrebbero vietare l’ingresso a tutti i cittadini russi sostenendo che la forma più forte ed efficace di sanzione sarebbe appunto quella di chiudere le frontiere. E questo “perché – dice Zelensky – i russi stanno portando via la terra di qualcun altro”.

Per questo ha aggiunto il presidente dell’Ucraina, i russi dovrebbero “vivere nel loro mondo fino a quando non cambiano filosofia”.

È “irrazionale‘” pensare di poter chiudere i confini dei Paesi occidentali ai cittadini russi, replica a stretto giro il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov commentando la proposta di Zelensky rivolta all’Occidente.

Una richiesta simile rientra solo nei ”capricci” del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“L’irrazionalità del suo pensiero in questo caso è oltre misura”, ha affermato Peskov.

“Questo messaggio può essere visto solo in modo estremamente negativo. Qualsiasi tentativo di isolare la Russia o i russi è un processo che non ha prospettive”, ha aggiunto in conferenza stampa.

Alla richiesta di Zelensky si è accodata la premier estone, Kaja Kallas, ha chiesto ai paesi Ue di “interrompere l’emissione di visti turistici” ai cittadini russi, sottolineando che “visitare l’Europa è un privilegio e non un diritto umano“.

Sospendete l’emissione di visti…I trasferimenti aerei dalla Russia sono bloccati, il che significa che se i paesi dello spazio Schengen concedono visti saranno i paesi che condividono una frontiera con la Russia a farne le spese”, ha dichiarato, con riferimento a Finlandia, Estonia e Lettonia.

E’ il momento di mettere fine al turismo proveniente dalla Russia“, ha affermato attraverso un messaggio divulgato via Twitter.

L’Estonia si unisce così a paesi quali la Finlandia che ha annunciato la settimana scorsa l’intenzione di limitare la concessione di visti ai cittadini russi.

Sul fronte bellico intanto, il Dipartimento alla Difesa di Washington ha ammesso – per la prima volta dall’inizio del conflitto – che gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev missili aria-terra anti-radiazioni destinati a prendere di mira i sistemi radar russi.

Nel corso di una conferenza stampa, il sottosegretario alla Difesa per la politica, Colin Kahl, ha accennato all’invio di “un certo numero” di missili, senza specificare quanti ne siano stati forniti né quando sia avvenuta la consegna.

Kahl non ha peraltro specificato il tipo di missile inviato ma, secondo quanto appreso dalla Cnn, che cita un funzionario della difesa, si tratterebbe di Harm, missili antiradiazioni Agm-88.

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