West Nile, una 74enne muore a Reggio Emilia. Scattano le misure di prevenzione

17 Ago 2022 14:14 - di Mia Fenice
West Nile

Una donna è morta per la malattia provocata dal virus West Nile, diffuso dalla puntura della zanzara. Lo ha comunicato la Direzione dell’Azienda Usl di Reggio Emilia. La donna, informa l’azienda,  una donna di 74 anni, gravemente immunodepressa, ricoverata al Reparto di Malattie Infettive dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dal 7 agosto scorso, è deceduta (ieri) per meningoencefalite da West Nile e concomitante infezione da Covid.

Febbre West Nile, come si trasmette

La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare comuni del tipo Culex, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Già a giugno il sistema regionale di sorveglianza dell’Emilia Romagna previsto dal Piano Regionale Arbovirosi 2022 ha evidenziato la circolazione del virus West Nile nelle zanzare del genere Culex, vettore principale del virus nel territorio regionale, come d’altra parte nel vicino Veneto.

West Nile, dove è stata individuata la presenza del virus

La presenza del virus è stata verificata in zanzare catturate nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara già a partire dall’inizio del mese di luglio, con un anticipo di circa 10 giorni rispetto al 2021. La stagione estiva in corso, tuttavia, non è caratterizzata da un’alta densità di popolazione di Culex: dopo un picco raggiunto nella settimana dal 4 al 10 luglio, la presenza delle zanzare è calata fino all’8 agosto, dopo di che il trend è tornato a crescere. La circolazione virale non è omogenea in tutto il territorio regionale: al 10 agosto i territori più interessati dal fenomeno sono le zone di pianura e pedecollinari delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna.

La lotta antilarvale

A tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna il cui territorio si estende nelle zone di pianura e pedecollinari e collinari, è chiesta l’attuazione rigorosa degli interventi di lotta antilarvale che ad essi competono. Questo vuol dire intensificazione delle attività di controllo, sostegno alle attività effettuate dai privati, programmazione di interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone (oltre le 200 presenze) nelle ore serali in aree all’aperto, adeguata manutenzione dei parchi pubblici, con particolare attenzione alla rimozione dei potenziali focolai larvali eliminabili e al trattamento di quelli non eliminabili.

Attenzione per gli ultrasessantenni

Nelle province al momento più interessate, cioè quelle di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna, è necessario prestare particolare attenzione ai luoghi frequentati dagli ultrasessantenni, quali ad esempio ospedali, strutture socioassistenziali e luoghi di aggregazione di persone anziane.

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