Un sondaggio fa tremare Di Maio: seggio a rischio, è il politico meno amato anche nella “sua” Campania

13 Ago 2022 16:07 - di Marta Lima

Il collegio blindato, l’unico nel quale Luigi Di Maio ha qualche possibilità di essere eletto e di portare la poltrona a casa, dovrebbe essere quello di Pomigliano d’Arco, nella “sua” Campania. Ma le insidie non mancano. Dalla possibile “trappola” di Giuseppe Conte, che potrebbe opporgli un big come il magistrato napoletano Cafiero de Raho, all’insurrezione annunciata dalle truppe cammellate del Pd, in quella zona operaia che quando c’è da votare non fa troppi complimenti ai capi di Roma. Il terzo motivo di allarme, però, arriva da un sondaggio di cui pochi hanno parlato in questi giorni e di cui oggi dà conto un articolo di Libero: Luigi Di Maio è il leader politico meno amato proprio nella “sua” Campania.

Il sondaggio che allarma Di Maio

Secondo una ricerca condotta da Spin Factor, che ha realizzato un report attraverso la propria piattaforma web, Human, che si serve di un algoritmo a base semantica italiana per monitorare le discussioni online degli utenti, in Campania tra i politici vince per gradimento Giorgia Meloni, seguita a ruota da Giuseppe Conte, quindi Carlo Calenda e Matteo Salvini, ultimo tra i leader è Luigi Di Maio, sopra soltanto dell’1.30% rispetto alla media, già scarsa, a livello nazionale.

Le aspettative del ministro degli Esteri

Eppure il diretto interessato è ottimista. “Noi saremo la sorpresa di queste elezioni”, aveva detto ieri il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, fondatore di Impegno civico intervistato dal ‘Corriere della sera’ “Impegno civico andrà oltre il 3% e ci sarà spazio per tutti quelli che vorranno correre nelle liste. Ci poniamo come coloro che intercettano il voto moderato, con un partito fatto di proposte, pragmatismo e concretezza”.

Il titolare uscente della Farnesina aveva parlato anche del Movimento 5 Stelle: “Non credo ci possa essere compatibilità tra la coalizione progressista e il partito di Conte, che ha scelto l’autodistruzione”, diceva in merito al rapporto con il Pd. Quanto alla mancata candidatura di Di Battista, Di Maio sottolineava: “Conte sta coronando il suo sogno, distruggere quel che era rimasto del M5S. Lui e Grillo passano il tempo a litigare sul secondo mandato, sul simbolo, sulle Parlamentarie. Con colpevole ritardo Grillo si è accorto che Conte gli sta distruggendo il M5S”.

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