Terzo Polo, volano gli stracci tra Albertini e Calenda. E in mezzo al fuoco finisce la Boschi

22 Ago 2022 10:20 - di Gianluca Corrente
albertini

Botta e risposta tra Gabriele Albertini e il leader di Azione-Italia Viva, Carlo Calenda sulla mancata candidatura dell’ex sindaco di Milano nel collegio uninominale del capoluogo lombardo. In un nuovo scambio di sms, visionato dall’Adnkronos, Albertini replica alle affermazioni del leader di Azione, secondo il quale l’ex sindaco avrebbe chiesto di essere schierato come capolista malgrado tra i due non intercorressero rapporti ormai da anni.

Albertini, il “guaio” l’ha fatto la Boschi

«Come sapete», scrive Albertini nell’sms inviato ai vertici di Azione, «non ho chiesto niente, che non fosse la conferma di un offerta fattami da MEB MR… (attraverso una telefonata che Maria Elena Boschi avrebbe fatto ad Albertini per conto di Matteo Renzi, ndr). Che lui (Calenda, ndr) ha respinto col suo 50% di posti spettanti». Il che potrebbe significare, fa capire l’ex sindaco di Milano, che tra i due leader del Terzo Polo non ci sia stata interlocuzione nella scelta dei candidati. O che, pur essendoci stata, Renzi abbia accettato la candidatura di Enrico Costa da parte di Calenda.

Calenda “poco tenero”

Non meno “tenere” le dichiarazioni di Calenda: «Non vedo Albertini dall’epoca di Scelta Civica, direi quasi dieci anni. Una settimana fa ha chiesto una doppia candidatura a Milano con un messaggio. Non essendo mai stato iscritto ad Azione, mi è sembrata una proposta quantomeno stravagante».

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