Pedrizzi: “In Sicilia giusto il veto della Meloni sulla Prestigiacomo, contraria a tutti i valori della destra”

13 Ago 2022 17:56 - di Leo Malaspina

”È giusto il veto della Meloni alla Prestigiacomo quale candidata alla presidenza della regione Sicilia, perché incompatibile con la visione del mondo e della vita del Centrodestra. Infatti, oltre alla vicenda della nave Sea Watch, sulla quale si recò insieme ad esponenti della sinistra per accogliere i migranti clandestini, va anche ricordato che l’ex ministro delle Pari opportunità – come giustamente ha sottolineato Ignazio La Russa – ha spesso votato in parlamento in contrasto a tutto lo schieramento di centro destra”. Lo dichiara Riccardo Pedrizzi già Presidente del Dipartimento delle politiche della famiglia di Alleanza Nazionale.

La Prestigiacomo fautrice della fecondazione eterologa

”Ricordo, in particolare, per averlo personalmente vissuto, la sua posizione in tema di bioetica, quando si pronunciò a favore della fecondazione eterologa, o quando cercava di convincere Gianfranco Fini a presentare emendamenti che consentissero la sperimentazione sugli embrioni o quando, ancora, si schierò a favore del referendum sulla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. La sua fu una vera propria crociata ideologica e preconcetta, nonostante fosse un ministro del governo di centro destra presieduto da Silvio Berlusconi, contro una legge approvata a larga maggioranza dal parlamento -continua Riccardo Pedrizzi. Poi ci sono tutte le sue dichiarazioni contro la famiglia naturale nel corso della sua permanenza al governo Berlusconi che spessissimo la portarono sulle posizioni laiciste ed anticattoliche della sinistra e che mi indussero, addirittura, a chiedere a tutto il centro destra le sue dimissioni da ministro, venendo ripreso anche dal mio capo partito Fini”.

Quando Tajani parlò della famiglia naturale…

”Infine – continua Pedrizzi- per non parlare della recente “uscita” nei confronti dello stesso vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, solo perché aveva osato affermare che “la famiglia senza figli non esiste, perché ha anche un ruolo sociale, mettere al mondo nuovi individui, chi per egoismo lo esclude non svolge quel ruolo“. Il parlamentare europeo si riferiva non a chi non può averli, evidentemente, i figli ma a quelli che per non assumersi responsabilità appunto preferiscono non avere i figli che impedirebbero loro vacanze o divertimenti, oppure possedere cani e gatti. Per questo è giusto che Giorgia Meloni abbia posto il veto ad un personaggio che non sarebbe adatto a difendere molti dei valori del centrodestra e, tantomeno rappresentare adeguatamente il nobile popolo siciliano”.

 

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