Letta si allea con le “frattaglie di sinistra” e ammette: divisi su tutto, non potremmo mai governare

6 Ago 2022 18:18 - di Lucio Meo

L’accordo c’è, il programma no, le intese nemmeno, gli elettori, forse. Ma basteranno per battere la Meloni e il centrodestra? Intanto era importante, per Enrico Letta, non perdere quelle che Carlo Calenda aveva definito le “frattaglie di sinistra” e che oggi è costretto a ingoiare, se vorrà portare avanti il progetto di governo con il Pd. Ed ecco che arriva la “santa alleanza” di sinistra-centro…
Dopo l’adesione dei Verdi, oggi anche Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni ha stipulato un patto con il Pd, annunciato con grande enfasi da Letta nella sede del Pd del Nazareno, un patto che ha il solo obiettivo di creare un fronte anti-destra, anti-Meloni, anti-elettori, verrebbe da dire. Con un prezzo carissimo pagato dal Pd, costretto a cedere a Si e Verdi il 20″% delle candidature sicure, dopo aver ceduto il 30% ad Azione ed Europa di Calenda e Bonino. Ne sarà valsa la pena? E, soprattutto, Calenda come potrà convivere con gli anti-draghiani di sinistra, dopo aver imbastito la propria azione politica sull’integralismo draghiano?

Letta e la sinistra a tutti i costi, con Calenda in fibrillazione

Sì a Si, Sinistra italiana, ma non al M5S, che Fratoianni chiedeva di inglobare. “Il perimetro che stiamo costruendo è complesso, io non mi nascondo dietro un dito, complesso perché riteniamo che sia importante dire la verità agli italiani. Al contrario di quello che sta facendo la destra, senza fare differenze tra chi sta all’opposizione e chi sta nella maggioranza del governo Draghi. Per questo abbiamo centrato questo accordo elettorale sulla grande questione dell’emergenza democratica e di difesa della costituzione”, ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, nella conferenza stampa congiunta con il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, e il segretario di Si, Nicola Fratoianni.

“Nei confronti del M5s abbiamo fatto una scelta di coerenza che ci siamo assunti la responsabilità di compiere ed è stata una scelta che abbiamo fatto fin dall’inizio, perché la scelta di far cadere il governo Draghi, sta portando delle conseguenze che si obbliga a prendere delle decisioni a difesa della nostra Costituzione”.

L’ammissione: “Non è un accordo di governo, ma solo contro la destra”

Letta delira, quando ammette che i programmi politici sono del tutto secondari. “Quello che presentiamo qui oggi non è un accordo di governo, perchè le cose che ci hanno diviso negli scorsi mesi restano tali, non sarebbe serio se io parlassi di accordo di governo. Io sto parlando di un’altra cosa, ed è legata all’emergenza di cui ancora non si parla. La torsione impressa dalla legge elettorale in vigore in senso maggioritario, può portare la destra unita a prendere la maggioranza dei 2/3 del Parlamento, pur non avendo la maggioranza assoluta”. Poi l’allarme democratico, ancor più imbarazzante: “Lancio questo allarme e lo ripeto: con la destra che prende il 40% dei voti e tutti gli altri partiti divisi, questo 40% può portare ad avere il 66% del Parlamento. Quando noi diciamo che la Costituzione è a rischio, lo dico per questo motivo. Questi accordi elettorali sono a difesa della Costituzione, non posso pensare che la nostra Costituzione possa essere riformata, da soli, da Salvini e da Meloni. Come segretario del Pd farò tutto il possibile per offrire un’alternativa”, ha concluso Letta.

Le “frattaglie” reclamano spazio rispetto ai moderati

Quella con il Pd è una “intesa di cui sono molto fiero, dobbiamo combattere insieme, costruendo un’alleanza contro la destra estrema”. Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, in conferenza stampa dal Nazareno. “Ci presenteremo agli italiani con parole chiare, ciascuno con le proprie idee”. “Ci batteremo per evitare che l’estrema destra prenda il governo del paese, da chi vuole frammentare il paese, accentuando le differenze, da chi ha applaudito l’affondamento del ddl Zan, con i blocchi navali, con il razzismo”, conclude Fratoianni: “E’ l’estrema destra peggiore che vogliamo non prenda il potere nel paese”.

“Sentiamo la responsabilità di salvaguardare la Costituzione, rispetto a una destra estrema che la vuole cambiare, guardando al presidenzialismo, alleata con Vox in Spagna, con Le Pen e con Afd in Germania, noi sentiamo forte senso di responsabilità”, rincara Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, dopo l’accordo elettorale con il Pd.

Calenda tace, Salvini sfotte…

E Calenda? Per ora tace. Salvini, invece, se la ride: “‘Non è un accordo per governare’ confessa Letta, appena dopo aver firmato il patto elettorale coi Verdi e Sinistra Italiana. Quindi accordo solo per salvare le poltrone? E Calenda che dice? Senza vergogna. Il 25 settembre saranno gli Italiani a dare la risposta migliore!”.  Immediata anche la reazione di Matteo Renzi: “L’accordo tra Pd e la sinistra radicale svela la verità: anche i dem si alleano con chi ha fatto cadere Draghi. Gli unici coerenti con l’Agenda Draghi siamo noi Terzo Polo. Faremo una campagna elettorale in nome del coraggio e della verità”.

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