“Letta, lei mi fa paura. Usa le parole come un manganello”. Sallusti a valanga contro il segretario Pd

28 Ago 2022 18:20 - di Alberto Consoli
Letta Sallusti

“Letta è come uno squadrista. “Quegli squadristi che dice di voler combattere”. E’ Alessandro Sallusti a vergare le parole più dure contro la campagna elettorale polarizzata contro Giorgia Meloni e il centrodestra. Nell’editoriale domenicale su Libero l’‘accusato numero uno di far lievitare un humus insano e violento (per ora solo nei toni e negli scritti) è proprio il leader del Pd, Enrico Letta. “Le parole di odio sono figlie dell’ignoranza, come negare la realtà è figlio del pregiudizio e della partigianeria. Il combinato disposto delle due cose si chiama propaganda: cioè si rimuove la verità e si entra in un circolo vizioso di autosuggestione che ti porta a credere nelle falsità che dici e non c’è verso di farti ragionare”.

Sallusti: “Letta è come un novax, Calenda un terrapiattista”

L’uso delle parole in politica è tema molto delicato. Cosa sta succedendo di velenoso in questa campagna elettrale? Sallusti rinfaccia a Letta e soci di usarle in modo sconsiderato e irresponsabile. Con il ricorso naturale alla menzogna (pericolo fascista) e alla delegittimazione quotidiana anche perpetrata fuori dai confini dell’Italia (con il centrodestra sarà guerra economica). “Oggi come oggi Enrico Letta è come un no vax radicale, Calenda come un terrapiattista; Fratoianni un negazionista dei crimini nazisti: così come c’è chi sostiene che i vaccini sono un veleno che ci iniettano per controllarci;  e che l’uomo non è mai stato sulla Luna; loro sostengono convintamente che la Meloni è fascista, Salvini un razzista, Berlusconi uno pericoloso. E che se governerà il Centrodestra l’Italia morirà”, picchia duro il direttore.

Sallusti: “Letta e soci rendono vera una menzogna”

La gravità è che tutto questo non è vero, “non c’è traccia nel mondo reale”: ma la ripetizione costante  ” rende vera una menzogna”.  Con l’irresponsabilità di propalarle alla Cnn, ai quotidiani spagnoli. Un metodo che ha fatto scuola, Di Maio ne è seguace in questi giorni. Attenzione, scrive Sallusti : “Enrico Letta è uno di quegli squadristi che lui dice di voler combattere, che invece del manganello usi le parole poco cambia. Anzi – scrive su Libero– da sempre sono le parole ad aver armato le mani dei violenti”. Letta sta facendo scempio dell’uso delle parole: “Se fosse vero che Meloni, Salvini e Berlusconi fossero un pericolo per la democrazia beh, abbatterli anche fisicamente non sarebbe poi una cattiva soluzione, direi che sarebbe una necessità inderogabile”. Ricordiamo che l’editoriale accompagna una “carrellata” di tutte le minacce di morte e di tutte le offese che in queste settimane di campagna elettorale pervenute via social ai leader del centrodestra, Meloni in primis.

“Letta, lei mi fa paura”

Ancora più duro Sallusti:  Così una mano fascista ha ucciso Matteotti, così una mano comunista ha ucciso il commissario Calabresi; così hanno ucciso Falcone e Borsellino delegittimati dai loro colleghi”. Andiamoci piano. Le parole, egregio segretario Enrico Letta, hanno un peso enorme nella società e lei le sta usando per montare l’odio contro persone fisiche. Per questo tolgo “l’egregio” e le dico: la sua violenza mi fa davvero paura, mai potrei fidarmi di un finto come lei”.

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