La sicurezza è uno dei più importanti diritti dell’uomo, la sinistra se ne faccia una ragione

27 Ago 2022 11:04 - di Spartaco Pupo
sicurezza

La sicurezza è un tema molto ricorrente nelle campagne elettorali per le politiche, e non solo in Italia. Spesso sulla sicurezza ci si gioca persino la vittoria delle elezioni. Giorgia Meloni sembra averlo ben compreso,dal momento che insiste sulla necessità della lotta alla violenza nelle città e del contrasto a un’emergenza dovuta, a suo parere, soprattutto all’immigrazione incontrollata. Per gli avversari, come ha dimostrato la vicenda del video dello stupro di Piacenza e la polemica che ne è seguita con Enrico Letta, la sicurezza è ancora un tabù. La donna violentata in pieno centro o l’uomo rapinato, picchiato o ucciso per futili motivi non possono non suscitare un generale senso di solitudine e abbandonoda parte dello Stato. Certo, in campagna elettorale può apparire come un’invocazione demagogica e populista, ma ciò non esclude affatto un successivo approccio riformatore in sede istituzionale.

Il bisogno di sicurezza à cresciuto nella società italiana

Il problema vero è che a sinistra il concetto stesso di “sicurezza” viene ancora assimilato al vecchio slogan “legge e ordine”, tanto caro alla destra. Ma il bisogno di sicurezza, oltre ogni normale strumentalizzazione elettorale, è venuto crescendo nella società italiana, soprattutto nei settori meno abbienti e, in quanto tali, meno protetti, che si rivolgono allo Stato perché in esso trovano, a differenza dei ceti agiati, l’unico mezzo di difesa. Nonostante ciò, chi oggi agita il problema della sicurezza, e lo fa in difesa proprio di quella fascia di popolazione, viene tacciato di autoritarismo, come se difendere l’ordine pubblico significasse instaurare una specie di Stato illiberale e anti-democratico. E questo è il tono delle accuse rivolte in questi giorni alla leader di FdI.

Difendere l’ordine pubblico è fondamento della democrazia

Una cosa è criticare l’approccio elettoralistico al problema, altra è affermare che la sicurezza è in antitesi con la democrazia o addirittura con la tutela dei diritti, come è stato detto e scritto da più parti.  Si dimentica che la difesa dell’ordine pubblico è un fondamento della democrazia, in perfetta sintonia con il dettato costituzionale. L’ordine democratico si regge sull’impegno congiunto di tutte le forze sociali e politiche,che affidano allo Stato la responsabilità di renderlo funzionante sulla base di bisogni condivisi, come la tutela della vita, della salute, delle libertà primarie, della giustizia edell’efficienza delle istituzioni. In altri termini, la tutela del cosiddetto bene comune passa dalla salvaguardia della sicurezza.

Offrire sicurezza agli individui

L’obbligo positivo dello Stato di offrire sicurezza agli individui contro altri individui è uno dei diritti umani civili classici. La sicurezza della persona, come libertà da minacce, pericoli, vulnerabilità e violenze di ogni tipo, è un diritto fondamentale garantito dalla “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” del 1948, il cui articolo 3 recita: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona”. È anche un diritto umano esplicitamente garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e altre leggi, in tutto il mondo.

È nella tradizione della destra italiana

Ad ogni modo, Giorgia Meloni non fa altro che iscriversi nel solco della tradizione della destra italiana e dei partiti conservatori di tutto il mondo quando rimarca l’imprescindibilità della protezione dell’incolumità personale, dei beni, della libertà, in una parola della sicurezza. Il secondo punto del “Conservative Manifesto” del 2019 dei conservatori britannici prevedeva l’aumento di ben ventimila poliziotti a tutela delle città, e una delle priorità di Boris Johnson comeprimo ministro eral’aumento massiccio della presenza di forza pubblica nelle città e sulle strade inglesi.Donald Trump dovette piegarsi alle richieste della base conservatrice repubblicana in tema di sicurezza, protezione e sovranità. Ma esempi simili si possono fare per molte altre esperienze politiche di stampo conservatore, anche europee, perfettamente in linea con il nuovo corso di FdI. In fondo, essere conservatori significa soprattutto conservare l’ordine costituito ela convivenza civile e pacifica, che passa proprio dalla tutela della vita delle persone e dalla loro sicurezza.

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