La denuncia del Dj Aniceto: “La lotta alla droga è un tema trascurato in campagna elettorale”

10 Ago 2022 18:20 - di Guido Liberati
appello anti droga

“Mi piacerebbe che tutti gli addetti ai lavori, e sto parlando anche dei troppi politici del nostro Paese, si passassero una mano sulla coscienza e tra una pandemia, una crisi e una spending review trovassero il tempo per lanciare iniziative e messaggi concreti, soprattutto in questi giorni di festa, per ribadire un secco no a sostanze dannose come le droghe e i superalcolici a favore del sano divertimento!”. La sollecitazione chiara e forte arriva da dj Aniceto, uno dei dj più impegnati nel sociale, esperto di new generation e già membro della Consulta Antidroga presso il Dipartimento governativo a Palazzo Chigi. Il suo appello accorato, diffuso sui social network, è rivolto anche direttamente ai ragazzi affinché non mischino droga e superalcolici e facciano guidare l’auto a chi non beve.

Morti per droga: una strage continua, già superate le 150 vittime nel 2022

Secondo il sito Geoverdose, solo nei primi 7 mesi di questo anno (aggiornato al 10 agosto) sono state  104 persone decedute di overdose, età media 39 anni: 85 maschi, 19 femmine. 53 di loro morti per eroina e 11 per cocaina, gli altri per mix di sostanze. Sono invece 25 i decessi sospetti per droga. E 39 i ricoveri per overdose. Esclusi da questa statistica gli incidenti mortali causati da persone che avevano abusato di alcol o droga. 

Relazione europea sulla droga, l’appello Ue: incremento allarmante nel 2022

L’offerta e il consumo di droga, dopo le interruzioni dovute al Covid-19, torna ai livelli pre pandemici. Con pesanti conseguenze su vari fronti: sanitario, sociale, economico, della lotta alla criminalità. È quanto emerge nella “Relazione europea sulla droga 2022”, pubblicata nel giugno scorso dall’Agenzia europea delle droghe che ha sede a Lisbona. La commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson commenta a caldo: “La continua intensificazione della produzione di droghe sintetiche nell’Ue ci mostra l’incessante impulso dei gruppi della criminalità organizzata a trarre vantaggio dal commercio illegale di droghe, mettendo a rischio la salute pubblica e la sicurezza. È particolarmente preoccupante che i partenariati tra le reti criminali europee e internazionali abbiano dato luogo a una disponibilità record di cocaina e alla produzione di metamfetamina su scala industriale in Europa”. Ciò comporta “un potenziale aumento del consumo e dei danni correlati. L’Unione europea e i suoi Stati membri lanciano il loro appello: continueranno a contrastare queste minacce emergenti attraverso uno sforzo collaborativo, basato sulle priorità comuni in materia di criminalità e sulle strategie in materia di droga e sicurezza”.

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