Israele, raid su Nablus: ucciso il leader delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, Ibrahim Nabulsi

9 Ago 2022 12:34 - di Paolo Lami

Era soprannominato ”il Leone di Nablus” e ieri un raid di Israele nella cittadina della Cisgiordania lo ha ucciso: è finita così la latitanza del leader delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, Ibrahim Nabulsi, ammazzato in un’operazione militare israeliana.

Il Jerusalem Post ricorda che Nabulsi era ricercato da tempo. E che più volte era sfuggito al tentativo israeliano di arrestarlo.

Le Forze della difesa israeliana hanno confermato che il terrorista ricercato è morto in uno scontro a fuoco tra i miliziani palestinesi e i militari di Tel Aviv che hanno fatto irruzione nell’abitazione di Nabulsi.

Secondo i media della Cisgiordania, una trentina di palestinesi sono rimasti feriti nello scontro a fuoco che si è scatenato durante il raid per uccidere Nabulsi  e uno di loro versa in gravi condizioni. Tra i feriti ci sarebbe anche una donna.

Capo dell’ala militare di Fatah, considerata dagli Stati Uniti e dall’Unione europea un’organizzazione terroristica, Nabulsi era riuscito a sottrarsi più volte al tentativo israeliano di arrestarlo tanto da guadagnarsi il titolo di ”primula rossa palestinese”.

A febbraio era circolata la voce che fosse stato ucciso dalle Forze della difesa israeliana insieme ad altri tre miliziani della sua cellula terroristica, ma poi si è scoperto che era ancora vivo.

L’ultima volta il 23 luglio, quando è riuscito a fuggire mentre le forze israeliane si avvicinavano al suo nascondiglio vicino alla kasbah di Nablus.

Dopo il danno, la beffa: Nabulsi è stato visto al funerale di due terroristi uccisi nell’operazione, incitando alla resistenza e prendendosi gioco delle autorità israeliane.

“E’ riuscito a scappare due volte dall’Idf, ma sarà sicuramente ucciso”, aveva detto in quell’occasione Yoni Ben-Menachem, ricercatrice senior del Jcpa, il  Jerusalem Center for Public Affairs aggiungendo che ”non ha scampo”.

E Amir Avivi, ceo e fondatore dell’Israel Defense and Security Forum, aveva chiarito che sarebbe spettato a Nabulsi decidere se morire in battaglia o farsi catturare. “Se spara alle nostre forze, loro risponderanno. E’ così che funziona. E’ chiaro che alla fine l’Idf lo troverà‘”, aveva detto.

Ed è stato proprio così: Nabulsi alla fine ha deciso di morire. Lo dimostra il messaggio audio diffuso attraverso i social media proprio prima di essere colpito a morte dalle forze israeliane.

Vi amo tutti amici miei, ora morirò da martire. Vi chiedo di non abbandonare mai le vostre armi, di prendervi cura della nostra patria dopo di me. Amo mia madre, pregate per me”, ha detto il leader terrorista nella registrazione.

La sua morte arriva dopo l’operazione israeliana Breaking Dawn, lanciata venerdì contro obiettivi della Jihad Islamica nella Striscia di Gaza e terminata venerdì con un cessate il fuoco mediato dall’Egitto.

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