Il centrodestra (e non solo) contro Letta: «No alla patrimoniale». Renzi: «Possiamo almeno morire gratis?»
Enrico Letta insiste con la patrimoniale che colpirebbe i più ricchi e ribadisce la volontà di portare avanti la battaglia per finanziare una “dote” ai giovani («ovviamente sarà finanziata con una tassa di successione per i patrimoni plurimilionari»). Una proposta che i partiti del centrodestra, da sempre in prima linea per tutelare i risparmi dei cittadini, bocciano sonoramente.
Meloni: «Letta lo ammette: la patrimoniale è il pilastro del suo programma»
«Letta lo ammette: la patrimoniale è il pilastro del suo programma», dice il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «Il 25 settembre gli italiani potranno scegliere: votare il Pd che vuole più tasse e colpire i patrimoni, oppure votare Fratelli d’Italia che non vuole più tasse e che si batterà per tutelare chi produce ricchezza e crea lavoro».
Ronzulli: «L’unica ricetta della sinistra è quella di tassare i risparmi»
Dal canto suo, Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato osserva: «Letta si conferma ossessionato dai sacrifici fatti negli anni dalle famiglie italiane. Come sempre l’unica ricetta del Pd, da buona tradizione della sinistra, è quella di tassare i risparmi di chi si è rimboccato le maniche alla ricerca della stabilità e per assicurare un futuro ai propri figli. I giovani non si aiutano con l’assistenzialismo sfrenato fatto di mance e bonus, ma con interventi strutturali che abbiano un impatto positivo sul mercato del lavoro». E poi aggiunge: «Nelle tasche degli italiani vanno messi più soldi tagliando le tasse, non le grinfie di uno statalismo sfrenato con il quale si punta a una patrimoniale mascherata. E’ questa la vera leva moltiplicatrice di investimenti, crescita e sviluppo. Il contrario di quanto la sinistra immagina per il futuro del Paese. Forza Italia e il centrodestra saranno i guardiani dei risparmi degli italiani: il nostro programma è chiaro».
Gasparri: «Letta e la sinistra hanno l’ossessione delle tasse»
In campo anche il senatore azzurro, Maurizio Gasparri. «Enrico Letta e tutta la sinistra italiana hanno l’ossessione delle tasse. Il segretario del Pd apre la campagna elettorale annunciando una patrimoniale. Il suo schieramento va battuto per andare nella direzione esattamente opposta. Serve un taglio generalizzato delle tasse, partendo ovviamente dai redditi più bassi e incoraggiando le imprese che assumono nuovi dipendenti, garantendo di fronte a questa scelta un taglio degli oneri fiscali e contributivi».
«Partiremo dai più deboli, dagli anziani con la pensione al minimo»
Aumentare le tasse, spiega Gasparri, «vorrebbe dire soffocare l’economia. La posizione di Letta sarà condivisa da altri che si spacciano per moderati e che arruolano nella sinistra personaggi in cerca di un improbabile futuro, trasformandoli in complici delle politiche fiscali stile Letta e Fratoianni. Forza Italia è garante nel centrodestra di una riforma fiscale moderna, per garantire più occupazione e più sviluppo delle imprese. E partiremo dai più deboli, dagli anziani con le pensioni al minimo. Questa è la vera giustizia sociale, non quella sinistra».
Salvini contro Letta: «Rispolvera la patrimoniale»
Anche da Matteo Salvini sono arrivate le critiche alla patrimoniale che su Twitter posta una card in cui si legge: «Letta rispolvera un grande classico della sinistra: la patrimoniale. Chi sceglie il Pd sceglie più tasse». Concetto ribadito anche dal senatore Alberto Bagnai, responsabile del dipartimento Economia della Lega. «Letta e il Pd – dice – non ce la fanno proprio: per loro non c’è problema la cui soluzione non sia una tassa, in coerenza con la cultura politica degli “espropri proletari” da cui provengono. Peggio ancora, nel tentativo di ingraziarsi un elettorato che li sta abbandonando, quello dei giovani, fomentano odio intergenerazionale, sobillando i figli contro i padri, con proposte demagogiche come quella di una patrimoniale che servirebbe a finanziare i giovani disoccupati. Solita propaganda stucchevole e irresponsabile, il cui unico rancoroso obiettivo è quello di aggredire la classe media».
Renzi: «Possiamo almeno morire gratis?»
Un attacco al Pd è arrivato anche da Matteo Renzi. «…Il Pd ha iniziato la campagna elettorale in un modo che giudico folle. Si legge che vogliono candidare Di Maio in Emilia Romagna, proprio lui che diceva che il Pd rubava i bimbi alle famiglie. Ieri poi Letta ha detto che bisogna mettere la tassa di successione. Da segretario del Pd ho sempre detto no ad aumentare le tasse. Aumentare quella di successione è folle. Si pagano già tante tasse in questo Paese, possiamo almeno morire gratis?».