Caso Ruberti, il Pd tace. FdI: “Zingaretti cali il sipario sull’indegna “Suburra”capitolina e si dimetta”

26 Ago 2022 19:55 - di Angelica Orlandi

“L’apertura di fascicoli in Procura sui partecipanti alla cena scandalo a Frosinone con Ruberti, Battisti e i fratelli De Angelis, apre scenari inquietanti. Altro che diverbio nato sul vino o sul calcio, sembra la sceneggiatura di Suburra”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, candidato al collegio plurinominale Lazio 1 – 01, Federico Mollicone. “Zingaretti era a conoscenza che il fratello di uno dei suoi assessori vedeva garantito il rinnovo automatico di enormi appalti relativi alle assicurazioni delle Asl del Frusinate; e che lo stesso fosse il principale ‘capobastone’ del consigliere regionale Battisti, compagna del suo allora capo di gabinetto? Gualtieri ha verificato gli atti adottati da Ruberti durante il suo mandato in Campidoglio? Chiediamo immediata chiarezza”.

FdI: Il Pd si gira dall’altra parte sul caso Ruberti

Fratelli d’Italia sta dando battaglia sull’increscioso squarcio apertosi sul Pd nella Capitale dopo la pubblicazione del video da parte del Foglio. I toni, le minacce e il contesto che il video configura peano come un macigno sul Pd capitolino. “Nonostante da tutte le forze politiche sia stata fatta richiesta di fare chiarezza sulla vicenda; e nonostante siano passati diversi giorni da quando il fatto è stato reso noto dalla diffusione di un video, dal Sindaco Gualtieri e dal Partito Democratico non è arrivato alcun ragguaglio sulle reali motivazioni della lite su cui la Procura sta indagando. Né è giunta alcuna rassicurazione sulla correttezza ed assenza di pressioni nelle procedure seguite e autorizzate durante il mandato da Capo di Gabinetto svolto da Ruberti”. E’ la nota del consigliere capitolino di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, Presidente della Commissione Trasparenza. “Siamo pronti a convocare urgentemente una Commissione Trasparenza – annuncia – in cui inviteremo il Sindaco Gualtieri e i responsabili dell’Amministrazione Capitolina”.

“Zingaretti si dimetta e faccia calare il sipario sulla Suburra del Pd”

Rincara la dose Luciano Ciocchetti, candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio Uninominale Roma 6. Il versante, questa volta è la Regione Lazio. “Da porto delle nebbie a casa di vetro, così Zingaretti voleva far diventare la Regione Lazio all’inizio della sua prima legislatura. Ma quale casa di vetro? Ma quale trasparenza? -. ironizza-. Sono passati quasi dieci anni e ci ritroviamo di fronte a una sorta di ‘Suburra: un sistema poco trasparente che solleva più di qualche domanda tra i cittadini. Il caso Ruberti è solo l’ennesimo scandalo che colpisce Zingaretti, da sempre circondato da un’aura di infallibilità e di purezza a fargli da scudo. Ma non è cosi, e il Re è nudo! Di fronte ai gravi fatti emersi in questi giorni sulla stampa, per una volta ci metta la faccia e si dimetta immediatamente dalla carica di presidente della Regione Lazio”. “Grave – aggiunge-  che la classe dirigente del Pd si giri dall’altra parte e finga di non vedere”. Ricordiamo che Albino Ruberti è stato capo di Gabinetto prima di Zingaretti e poi di Gualtieri.

FdI: E’ in gioco la dignità dell’intera regione Lazio

“Ormai da giorni emergono dai giornali dettagli e retroscena sulle vicende che hanno determinato le dimissioni del capo di gabinetto del sindaco Gualtieri. Chiederemo una commissione trasparenza su quanto riportato dagli organi di informazione e chiediamo al sindaco di riferire in aula i veri motivi che hanno determinato le dimissioni di Ruberti”, incalza Giovanni Quarzo, capogruppo di Fatelli d’Italia in Campidoglio. “La fine della seconda legislatura targata Zingaretti non poteva avere un epilogo peggiore”, chiosa il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera. “Ci chiediamo, quindi – aggiunge – se non è il caso che il presidente Zingaretti cali quanto prima il sipario su questo spettacolo indegno. In gioco, infatti, è la dignità dell’intera Regione che non si merita di essere ancora governata da politici senza scrupoli e mossi soli dai propri tornaconti personali”.

 

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