Carceri, un altro caso di violenza contro i poliziotti al Regina Coeli. La denuncia del Sappe

4 Ago 2022 12:51 - di Redazione
Carceri

Proseguono gli episodi di violenza nelle carceri laziali, dove non passa giorno nel quale non si registrino da un lato situazioni violente ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali Sappe dei poliziotti penitenziari. L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale Lazio del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) Maurizio Somma, nella Casa circondariale Regina Coeli di Roma. «Ieri mattina, durante la perquisizione ordinaria, in una cella della Terza Sezione si sono verificate delle forti intemperanze da parte degli occupanti, in particolare da parte di un detenuto albanese, che non gradendo il sequestro di alcuni oggetti non consentiti, tra cui un ventilatore, ha inveito e aggredito i due agenti, minacciandoli, strattonandoli e dandogli schiaffi sulle mani per fargli lasciare gli oggetti».

Carceri, la denuncia del Sappe

«Lo stesso detenuto – continua Somma – ha poi reiterato lo stesso comportamento fortemente aggressivo, seppur solo verbale, anche nei confronti della Comandante di reparto intervenuta sul posto insieme ad altro personale dell’istituto. La situazione è stata riportata ad un’apparente calma ma nel corso della mattinata si sono verificate ulteriori intemperanze all’interno della stessa Sezione, che hanno portato all’immediato allertamento del Gruppo di pronto intervento della Polizia Penitenziaria per agevolare l’immediato trasferimento del detenuto albanese e di un altro, italiano, facilmente individuato come “trascinatore”. È stato un bel segnale dato nell’immediatezza che certamente ha dato prova dell’esistenza dello Stato nei confronti di quei detenuti che pensano di aver fatto del carcere un territorio in cui spadroneggiare liberamente».

Altro caso denunciato dal Sappe

Nei giorni scorsi il Sappe ha denunciato un altro caso al Regina Coeli. «Si è presentato in carcere a Regina Coeli – ha detto Somma – per effettuare un colloquio con il familiare detenuto, ma aveva le scarpe imbottite di droga, telefoni cellulari e schede sim. L’uomo, un romeno, è però stato scoperto dagli uomini della Polizia Penitenziaria e arrestato. Il nostro encomio va ai colleghi in servizio a Regina Coeli che mantengono alta la guardia, opponendo la propria azione con grande professionalità a garanzia della legalità, come in questa occasione».

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