Solo Travaglio difende Conte: per lui il “soldato Giuseppi” ha condotto un’impresa epica

7 Lug 2022 9:25 - di Viola Longo
travaglio conte

Ha evitato una «trappola fondata su balle», ha messo Draghi «spalle al muro», ha elegantemente e sapientemente «sorvolato sugli scandali della scissione dimaiana» e ha stilato un programma che «ribalta di 180 gradi l’agenda Draghi». Il fondo di oggi di Marco Travaglio è un capolavoro narrativo in cui il penultimatum di Giuseppe Conte a Mario Draghi diventa un’impresa epica, una battaglia in cui il nostro è riuscito a ribaltare tutti i pronostici e a zittire senta tema di smentita tutti i «mejo opinionisti del bigoncio» che «speravano che Conte portasse a Draghi un foglietto con scritto “Suca” o “Ciaone”» e che, all’indomani dell’incontro, sono concordi nel registrare l’ennesima pantomima: «Pagliacciata», la chiama Il Giornale. Travaglio, insomma, si prodiga oggi un disparato tentativo di salvare il soldato Giuseppi, anche a costo di sforare nel ridicolo.

La lettera in nove punti diventa «un corposo documento politico»

Così la lettera in nove punti consegnata al premier – composta, come si legge sul Messaggero, da «alcune richieste abbastanza generiche» da essere accettate, «altre tuttora oggetto di trattative» e «altre ancora irricevibili» – diventa «un corposo documento politico» che «ribalta di 180 gradi l’agenda Draghi e sostanzia il M5S come una forza civica matura e dunque radicale, in grado di riaggregare molti ex elettori astenuti e delusi». Che allontana, insomma, l’idea che un eventuale strappo di Conte possa essere bollato come un «nuovo Papeete».

La battaglia epica del “soldato Giuseppi” contro tutti

Quei nove punti, nel racconto del direttore del Fatto Quotidiano, diventano la rappresentazione plastica dell’animo di un grande politico, in predicato per farsi statista e forse anche in odore di santità, visto che «con Draghi, Conte ha sfiorato l’autolesionismo». «Ha finto di non sapere che: questo governo è nato contro il M5S e i giallo-rosa, ma soprattutto contro di lui; il premier ha stracciato scientificamente tutte le bandiere dei suoi due governi, salvando il reddito di cittadinanza per non ritrovarsi i forconi sotto casa; e ha benedetto la scissione di Giggino ‘a Poltrona per rendere ininfluente il M5S e a obbedire a Biden&banche», scrive Travaglio, spiegando che «la trappola per i 5Stelle era ben congegnata: se restano al governo perdono voti per la sindrome di Stoccolma e l’accusa di poltronismo; se mollano il governo perdono voti perché tutti li accusano di irresponsabilità e inaffidabilità per una crisi “in un momento come questo”».

Per Travaglio Conte ha messo Draghi «spalle al muro»

Si trattava però di una «trappola fondata sulle balle» sia perché la debolezza del governo sta tutta in capo a Draghi sia perché il M5S vola alto e parla agli italiani, quindi si può riprendere quel consenso che ora si dilegua come sabbia tra le dita. «Ma bastava ripetere a reti ed edicole unificate che senza di lui siamo finiti e la trappola funzionava», lamenta Travaglio, sottolineando che ora questo “giochetto” non è più possibile. Infatti, per Travaglio, Conte, che «ha sorvolato sugli scandali della scissione dimaiana e delle telefonate Draghi-Grillo», è riuscito a ribaltare una situazione da «spalle al muro», come si legge nella testatina del fondo, e, con visione strategica, ha messo all’angolo il premier con quella sua lettera, un vero e proprio «programma».

Il leader M5S pronto per diventare il nuovo eroe nazionale

Attenzione, però, spalle al muro ci si è messo pure lui, perché «prim’ancora che al premier e al M5S, la lettera parla agl’italiani». «Draghi dovrà rispondere presto sì o no. Conte, se prevarranno i no, dovrà scrollarsi la nomea di Sor Tentenna e Re dei Penultimatum chiamando subito gli iscritti a votare l’addio al governo e/o alla maggioranza. Però a quel punto non sarà più lui a uscirne, ma Draghi a cacciarlo». E, s’intende, gli italiani non potranno che riconoscere la solidità, l’impegno, lo sforzo e il sacrificio del soldato Giuseppi, che a quel punto sarà pronto per un nuovo editoriale sotto la testatina “Eroe nazionale”.

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