Panico tra i parlamentari M5S dopo il video di Grillo sui due mandati: «Ma quindi finisce così?»

23 Lug 2022 20:42 - di Redazione
due mandati

Il video con cui Beppe Grillo ha confermato la regola dei due mandati per il M5S si è abbattuta come una doccia fredda sui parlamentari che ci speravano e, forse, tra deroghe e cavilli regolamentari, ancora non si sono rassegnati del tutto. La giornata è stata tutta un susseguirsi di messaggi e telefonate sull’argomento, con accenni di panico di fronte alla prospettiva che Giuseppe Conte decida di attenersi alla linea indicata dal garante e sostenuta anche da Alessandro Di Battista in un video in cui ha spiegato che potrebbe anche decidere di candidarsi. Del resto, avendo fatto una sola legislatura, la regola dei due mandati non lo investe.

Panico tra i parlamentari M5S: «Ma quindi finisce qui?»

«Ma quindi la scelta è definitiva? Finisce qui?», si è chiesto più di un parlamentare, secondo quanto riferito dall’Adnkronos, che ha dato conto della grande agitazione provocata dal video di Grillo. Sullo sfondo c’è il tema delle eventuali deroghe che Conte potrebbe decidere di concedere, pur mantenendo il tetto dei due mandati come regola generale. Tutti ci sperano, ma nessuno è disposto a restarne escluso. Allo stato attuale, comunque, ufficialmente l’ipotesi delle eccezioni non esiste, se non come desiderio da cullare: quando si è diffusa l’indiscrezione secondo cui Roberto Fico potrebbe beneficiarne con una candidatura nel collegio plurinominale Campania 1, uno dei pochi sicuri rimasti per il M5S, fonti di primo piano del M5S hanno parlato di «fake», mentre il diretto interessato ha preferito non rispondere.

Chi è fuori se si conferma la regola dei due mandati

Il presidente uscente della Camera fa parte del gruppo di big sul quale potrebbe presto abbattersi la “mannaia” del secondo mandato. Fanno parte di questo club, tra gli altri: Paola Taverna, Vito Crimi, Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro, Carlo Sibilia, Fabiana Dadone, Federico D’Incà, Nunzia Catalfo. Tutti in rigoroso silenzio dopo la doccia fredda arrivata da Grillo. C’è però un problema pratico non secondario: «Quanta voglia avranno, queste persone, di impegnarsi nella prossima campagna elettorale se la loro carriera politica è già ai titoli di coda?», si è chiesto un pentastellato “off the records”.

A microfoni accesi coro di lodi per Grillo

A microfoni accesi, invece, è tutto un applaudire alle parole dell'”elevato”, anche da parte di chi col secondo mandato è arrivato al capolinea. «Benissimo Beppe Grillo che blinda la regola dei due mandati. Se qualche altra “zavorra” si staccherà dal M5S vorrà dire che riusciremo a volare ancora più alti», ha twittato il senatore Danilo Toninelli. Sulla stessa lunghezza d’onda il collega deputato Angelo Tofalo, che in una nota ringrazia il garante M5S per la sua presa di posizione. «Le regole si rispettano», è stato l’avvertimento della vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni e anche per la deputata Giulia Grillo «Beppe ha ragione». Il collega Luigi Gallo, poi, ha assicurato che resterà «al servizio del progetto politico di Giuseppe Conte».

«Seguo le regole del Movimento», sono state le parole del senatore Sergio Puglia, al quale ha fatto  eco il collega Andrea Cioffi: «La regole c’è, Grillo non ha fatto altro che ribadirla. Punto». Per la deputata Azzurra Cancelleri, sorella del sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo, il nodo del doppio mandato «andava sciolto tempo fa. A questo punto – ha spiegato all’Adnkronos – sposo la linea di Beppe: no al terzo mandato. No a deroghe solo per alcuni. Ormai le regole sono quelle».

L’avvertimento di Borrè: «Non decide lui, ma il Comitato di Garanzia»

Proprio nelle pieghe delle regole, però, potrebbe nascondersi l’escamotage per evitare la scure. Secondo Lorenzo Borrè, avvocato degli espulsi grillini, infatti, «non spetta a Grillo decidere sul significato di “due mandati elettivi”». «Decidere sulla portata dell’espressione “due mandati” – ha sostenuto Borrè – spetta al Comitato di Garanzia», presieduto proprio da Roberto Fico e composto anche da Virginia Raggi (già al terzo mandato a livello comunale) e Laura Bottici (al secondo mandato come senatrice).

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