Occhi di tigre e occhi azzurri “della razza superiore”: Letta e Annunziata al top delle frasi inascoltabili
Aveva cominciato Enrico Letta prendendo in prestito un’espressione della saga cinematografica di Rocky. Promettendo di fare gli occhi di tigre per impressionare e vincere gli avversari. Rocky, un pugile, uno che si fa da sé e che non arretra dinanzi alle difficoltà, ostinato, tenace, abbastanza eroico e individualista da piacere più a destra che a sinistra. Ma Letta non sta a sottilizzare e ruba una metafora ad effetto che tuttavia in bocca al leader dem ha un suono ridicolo e un po’ imbarazzante.
Tuttavia lui la ripete, come ha fatto domenica, e se ne compiace: “Io in questo momento ho gli occhi di tigre, non ho nessuna intenzione di perdere le elezioni, farò di tutto per vincerle perché è nell’interesse degli italiani. Non voglio candidati che pensano al seggio sicuro, che pensano ‘vediamo come va’. Voglio solo candidati con gli occhi di tigre“.
E’ impietoso il tweet di Roberto Calderoli: “Enrico Letta annuncia che farà la campagna elettorale con gli occhi della tigre? Gli stessi occhi della tigre con cui Rocky Balboa sconfiggeva i suoi avversari più forti? A me per la verità sembra un gattino che fa le fusa e china lo sguardo quando gli fregano la campanella, anzi il posto a Palazzo Chigi“.
Ma non ci sono solo le citazioni cinematografiche di Letta ad animare quest’avvio di campagna elettorale. Vi si aggiunge lo scivolone di Lucia Annunziata che, intervistando Renato Brunetta, lo consola con un’espressione del tutto vietata dalla neolingua progressista. “Ha gli occhi azzurri…. una cosa ce l’ha delle razze superiori”. Ha detto razza e pure superiore. Tutto in una sola battuta. Che sarà pure ironica ma ha lasciato il segno, con code polemiche sui social. “parole inascoltabili”, “Annunziata datte na regolata” e via così. ma come spesso avviene quando a inciampare è gente di sinistra, tutto pasdsa in cavalleria.