Nigeria, rilasciato il sacerdote rapito mentre si recava a celebrare la Messa. In crescita i sequestri
È stato liberato in Nigeria padre Peter Amodu. Era stato rapito lo scorso 6 luglio lungo l’autostrada Otukpo-Ugbokolo, nello Stato del Benue, nel sud est del Paese. Lo fa sapere il segretariato diocesano di Otupko.
«Ringraziamo tutti i sacerdoti, i religiosi, i laici e tutte le persone di buona volontà che hanno mostrato una forte solidarietà e pregato per un rilascio rapito e sicuro per il nostro fratello», sottolinea la nota.
Nigeria, il rapimento di padre Peter Amodu
Padre Peter Amodu, sacerdote della Congregazione dello Spirito Santo (Spiritani) era stato rapito mentre si recava a celebrare la Messa. Il rapimento era avvenuto intorno alle 5 del pomeriggio, lungo la strada Otukpo-Ugbokolo, Padre Amodu, che presta servizio presso la chiesa del Santo Spirito di Eke-Olengbeche, è solo l’ultimo dei sacerdoti vittime di rapimenti o di tentatavi di sequestro nei giorni scorsi in diverse parti della Nigeria.
Il rapimento del missionario italiano e il suo ritrovamento
Il 5 luglio era stato ritrovato un missionario italiano rapito la domenica precedente. P. Luigi Brena, missionario 64enne somasco, dell’ordine dei Chierici regolari somaschi, era stato rapito a Ogunwenyi, nell’area del governo locale sud-occidentale di Ovia, nello Stato di Edo nel sud della Nigeria. La polizia aveva affermato in una dichiarazione che il missionario era stato liberato grazie a un blitz condotto dalla forze dell’ordine. In realtà come riporta Avvenire.it, non era stato liberato dalla polizia, ma era stato abbandonato dai rapitori che lo avevano creduto morto per le percosse e le ferite infertegli.
Liberati altri tre sacerdoti rapiti
Negli ultimi giorni sono stati liberati altri tre sacerdoti rapiti, ricorda l’agenzia vaticana Fides: padre Emmanuel Silas, rapito il 4 luglio, a Zambina, nello Stato nord-orientale di Kaduna; padre Peter Udo della parrocchia di San Patrizio Uromi e padre Philemon Oboh del St. Joseph Retreat Center, a Ugboha nell’area del governo locale di Esan nello Stato di Edo, nel suddella Nigeria, rapiti il 2 luglio.
I rapimenti di sacerdoti cattolici sono in crescita in Nigeria, insieme a quelli di cittadini comuni, nigeriani e stranieri.