Il papà di Nicolò Ciatti: le nostre paure si sono avverate. Lo abbiamo detto in mille modi che il ceceno sarebbe scappato

13 Lug 2022 15:08 - di Redazione

Lo avevano detto in tutte le maniere che c’era il rischio, se non la certezza, che il ceceno Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 anni di reclusione per l’omicidio volontario di Nicolò Ciatti sarebbe scappato ma nessuno li ha ascoltati e ora i genitori del ragazzo toscano, ammazzato di botte in una discoteca spagnola mentre era in vacanza con gli amici, lanciano accuse precise.

“Dire che sono indignato è poco, dire che sono arrabbiato è altrettanto poco e forse arrabbiato non è nemmeno il verbo che vorrei usare – dice all’Adnkronos Luigi Ciatti, padre di Niccolò, dopo aver appreso che il 29enne ceceno condannato a 15 anni di reclusione per l’omicidio volontario di suo figlio, si è reso irreperibile proprio nel giorno in cui era fissata l’udienza per la carcerazione davanti al Tribunale spagnolo di Girona. – I nostri timori, le nostre paure si sono avverate. Lo abbiamo detto in mille modi: attenti quello scappa”.

Mio figlio è stato ucciso senza un motivo, a sangue freddo, mentre ballava da un uomo che non è certo un bravo ragazzo – ha detto Luigi Ciatti. – In questa vicenda il solo condannato vero è Niccolò, perché il suo assassino è ancora libero. Spero che il giudice spagnolo abbia una coscienza e si renda conto del suo comportamento. Tra il verdetto della giuria popolare e la sentenza che ha inflitto la pena è passato più di un mese! Ma come si fa? E’ chiaro che un assassino in queste condizioni cerca di farla franca, e così è successo“, si accalora il papà di Nicolò.

Di fronte a questa giustizia non paga nessuno, anzi paga solo mio figlio – protesta Luigi Ciatti. – Noi continueremo a chiedere giustizia per Niccolò. Noi andiamo avanti, possiamo solo pregare e sperare che ci sia una giustizia da qualche parte“.

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