I sintomi “anomali” della sottovariante Omicron 5: dolori diffusi alle ginocchia, alle cosce e ai polpacci

12 Lug 2022 8:24 - di Marta Lima

Le sottovarianti di Omicron 5 spingono l’ondata estiva del Covid e, in attesa dei vaccini aggiornati, il ministero della Salute raccomanda la seconda dose booster a over 60 e fragili di tutte le età dopo almeno 120 giorni dal primo richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo. Ieri è stata emessa la circolare dopo il via libera dell’estensione all’Agenzia europea per il farmaco e il Centro europeo per la sorveglianza e il controllo delle malattie.

Ma quali sono i principali sintomi di Omicron 5, come si manifestano, quanto dura il periodo di incubazione?

I sintomi della sottovariante Omicron 5

La sottovariante Omicron 5 del coronavirus è molto contagiosa delle altre ‘versioni’ di Sars-CoV-2, ma i sintomi che causa sono sostanzialmente gli stessi anche se meno gravi rispetto alla Delta. Febbre alta, mal di gola, rinorrea, stanchezza, dolore muscolare, perdita di olfatto e gusto, mal di testa, quelli principali. I sintomi nuovi, o “anomali”, sono i dolori localizzati alle ginocchia, alle cosce e ai polpacci, come fossero crampi.

DURATA – La sintomatologia può persistere per pochi giorni, da 2 a un massimo 5. La durata è breve soprattutto in chi sviluppa l’infezione in modo lieve e quasi blando.

INCUBAZIONE – L’incubazione dei sintomi della sottovariante Omicron 5 del coronavirus va dai 2 ai 3 giorni dal momento del contatto con una persona positiva, ma sono stati riportati anche casi di incubazione a 14 giorni. I tamponi possono non rilevare immediatamente la presenza del virus per tale ragione i medici consigliano, in caso di sintomi riconducibili al Covid, di ripeterlo sempre dopo un paio di giorni. La durata della positività di Omicron 5 è più breve rispetto alla variante Delta e la negativizzazione avviene dopo 5 massimo 7 giorni.

Anche chi è vaccinato o è stato già positivo in passato può essere contagiato, poiché Omicron 5 è in grado di aggirare le difese immunitarie sviluppate nei confronti del virus.

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