I genitori del bimbo morto a Sharm ricoverati al policlinico di Palermo. Presentato un esposto

8 Lug 2022 19:19 - di Mia Fenice
sharm

Sono stati portati all’ospedale policlinico di Palermo i genitori del piccolo Andrea Mirabile, morto a soli 6 anni mentre era con loro in vacanza a Sharm El Sheik. La coppia, Antonio Mirabile e Rosalia Manosperti, è atterrata nel primo pomeriggio all’aeroporto di Palermo con un volo medico e un’ambulanza li ha portati in ospedale. Le condizioni della mamma di Andrea, incinta di quattro mesi, sono infatti migliorate, mentre quelle del papà restano gravi.

Bimbo morto a Sharm

I tre si sono sentiti male venerdì scorso e sono stati curati per una intossicazione alimentare dalla guardia medica vicino al resort in cui alloggiavano. Andrea e il papà sono però peggiorati e quando sabato sono arrivati in ospedale per il piccolo non c’è stato nulla da fare. La salma di Andrea, sulla quale è stata effettuata l’autopsia, arriverà domani a Palermo.

Il sindaco Lagalla in ospedale

Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, si è recato nel pomeriggio al policlinico per fare visita ai genitori del piccolo Andrea. Il primo cittadino si è intrattenuto con il padre Antonio. «A lui ho augurato una pronta guarigione ed espresso la vicinanza e il cordoglio di tutta la nostra città per il tragico lutto che ha colpito la sua famiglia», ha detto.

Presentato un esposto in Procura a Palermo

Sulla vicenda è stato presentato un esposto in Procura a Palermo. A depositarlo è stato lo studio legale Giambrone & Partners che assiste la famiglia. «L’obiettivo è permettere agli organi inquirenti di eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti accaduti presso Sultan Garden Resort Sharm (Egitto) e che hanno visto il triste epilogo della morte del piccolo di soli sei anni», spiega l’avvocato Gabriele Giambrone.

«Le cause del decesso non sono ancora note»

«La famiglia desidera precisare – dice ancora lo studio legale – che la notizia diffusa sulla possibile causa della morte del minore per dissenteria non è stata ancora accertata, poiché le cause del decesso non sono ancora note; anche per tale ragione, si ritiene necessario l’intervento della magistratura italiana. Riteniamo che sia prematuro, ad oggi, avanzare ipotesi affrettate sulle cause del decesso del minore – dice l’avvocato Giambrone –. Depositato l’esposto presso la Procura, attendiamo che sia la magistratura a fare luce sulla vicenda, affinché venga fatta giustizia».

Pertanto, conclude l’avvocato, «si attendono ulteriori sviluppi da parte degli organi inquirenti, anche in ordine alle eventuali disposizioni urgenti che la stessa vorrà adottare, al fine far luce sulla triste vicenda. La famiglia ringrazia tutte le autorità pubbliche intervenute, tra cui il sindaco di Palermo Lagalla e tutte le autorità consolari».

 

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