“Ho sofferto perché mi chiamavano nano”. Lo sfogo di Brunetta. Come si vendica di Marta Fascina

24 Lug 2022 17:53 - di Federica Argento
Brunetta

“Mi dicono tappo o nano e ho sofferto e continuo a soffrire per questo”. Lo sfogo che non ti aspetti di Renato Brunetta arriva in studio da Lucia Annunziata. “Ma per fortuna ho le spalle larghe perché ho fatto molte cose: il prof universitario il parlamentare anche europeo, sono stato ministro due volte”, ho fatto molte esperienze. “Di questo sono responsabile, ma non della mia statura”. Così il ministro della P.a. Renato Brunetta, intervenendo a Mezz’Ora in Più, parla dello strappo con Forza Italia e soprattutto degli strascichi polemici che l’addio a Silvio Berlusconi ha comportato. Visibilmente alterato, cone lesue parole ha inteso rivolgersi  direttamente a Marta Fascina, deputata azzurra e compagna del Cav che contro di lui non è stata tenera. Per usare un eufemismo.

Lo sfogo di Brunetta: “Mi dicono tappo o nano. Ho sofferto per questo

Marta Fascina era intervenuta postando su Instagram una storia al vetriolo, dando dei “traditori”  a Brunetta e alla Gelmini e corredando il posto con  la canzone di De Andrè, “ Il giudice” che fa riferimenti espliciti “ai nani”.  Il brano narra la vicenda di un nano che scala i gradini di una funzione pubblica, la magistratura. Un intervento durissimo che lascia poco margine alle interpretazioni. E infatti Brunetta si lascia andare dalla Annunziata (Video pubblicato da Open) :

“Io violentato da Marta Fascina, ma la ringrazio. Ho sdoganato questo termine”

“Marta – dice  visibilmente emozionato – ma essere violentato su questo… non per me ma per tutti quei bambini che non hanno avuto la fortuna di essere alti e belli e che possono avere in me un esempio; e dire, ma vedete Brunetta, però tappo come è… Sdogano su di me questo termine che mi ha sempre fatto male”. “Però lei ha gli occhi azzurri – dice Annunziata” durante questo siparietto inedito; “Grazie”, risponde Brunetta. “Io sono responsabile delle mie idee di quello che faccio ma non di essere tappo o nano”.

Brunetta polemico: “Fascina, grazie”

Poi, polemicamente, rilancia e ringrazia la Fascina: “Per cui Marta Fascina grazie, vai avanti così, perché consentirai di sdoganare anche queste violenze. Perché parlarne significa elaborare questo termine: non mi era mai riuscito parlarne in pubblico, adesso ne parlo». Una “confessione” che fa passare quasi in secondo piano il dato politico dell’addio a Forza Italia. Dice di essere rimasto amareggiato in particolare dagli attacchi personali in casa Fi, in cui ha militato per 28 anni . Con Berlusconi “si è rotto qualcosa, come gli amori, quando si rompe qualcosa non si ricuce più. Io voglio bene a Berlusconi e continuerò a volergliene. Ma subire invettite personali, anche feroci, da lui e il suo ambiente, come ‘Riposi in pace’ … mi ha fatto male, io gli auguro lunga vita”.

Commenti

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  • Paolo Gallotti 25 Luglio 2022

    Quanto ha ragione Brunetta.. Sono stato fan di Forza Italia da quando il partito è nato. Allora c’era Berlusconi. Adesso semplicemente lui non c’è più. E neppure il partito. Ma si sarà mai chiesto come mai sia sceso inesorabilmente dal 30% a sotto il 10%? RIP