Ghali ha comprato una barca: il rapper di origine tunisina la offre “per i migranti nel Mediterraneo”

20 Lug 2022 13:40 - di Carlo Marini
Ghali

“Sono diventato grande e da oggi Bayna non è più solo il titolo di una mia canzone ma anche quello di una nuova barca di salvataggio”: così Ghali su Instagram spiega la decisione di acquistare e donare un’imbarcazione a Mediterranea per aiutare le missioni di soccorso in mare dei migranti. “Mi sono comprato una barca – aveva scritto in un primo post il rapper nato a Milano da genitori tunisini – Il rap è una musica che ha come centro la rivalsa che è un concetto prima individuale e poi collettivo. Per me questo è fare la cosa più rap che ci sia”.

Sulla diaspora dei migranti da una sponda all’altra del Mediterraneo, Ghali sottolinea: “Fin da bambino questo è un argomento sempre presente nella mia vita, amici, cari e parenti sono stati colpiti e traumatizzati da quello che succede ogni giorno nel Mediterraneo. Ogni anno muoiono centinaia di persone in mare, si stima che siano morte circa 850 persone solo dallo scorso gennaio, e che circa 16mila siano stati illegalmente respinti in Libia. Questo è un tema di cui si parla poco nel nostro paese, per questo ho deciso di sostenere @mediterranearescue donando un’imbarcazione che permetterà al team di proseguire le missioni di soccorso nei prossimi mesi, perchè ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di donne, uomini e bambini in viaggio”.

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“Mi sembra assurdo – scandisce l’artista – dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica. Questo per me non è un sacrificio ma un privilegio. Quando abbiamo iniziato a fare rap non pensavamo di ricevere qualcosa in cambio, poi siete arrivati tutti voi e mi avete cambiato la vita. Per questo, da essere umano mi sento in obbligo di restituire qualcosa alla comunità. L’operazione Bayna ha l’obbiettivo di sostenere chi salva vite in mare e di fare luce su un’argomento importante per il genere umano, il mio contributo è solo una scintilla e sono sicuro che insieme possiamo fare veramente la differenza. Vi chiedo quindi, se potete, di partecipare alla raccolta fondi donando quello che si può, non importa quanto, sara comunque tanto”, conclude Ghali.

Niente di nuovo nella scelta di comunicazione di Ghali. Proprio su Instagram, il 3 aprile scorso, postando una foto avvolto nella bandiera tunisina scriveva: “Il nuovo album è finito e non ho ancora trovato il titolo. Se chiudo gli occhi rivivo tutto il processo e l’idea che molto presto sarà vostro mi fa staccare i piedi da terra e volare. Lo abbiamo consegnato ieri durante il primo giorno di Ramadan. Ramadan Moubarak to all of you”.  

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