Migranti, Lampedusa implode. Tra Ong, barche e barchini, l’isola presa d’assalto da 840 arrivi in 48 ore

18 Lug 2022 20:36 - di Lara Rastellino
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Migranti, Lampedusa è sul punto di esplodere. E non da oggi. Le motovedette fanno la spola col porto per trasbordare gli extracomunitari che intercettano al largo dell’isola, nella morsa di sbarchi, accoglienza e ricollocazioni continue. E non che la situazione vada meglio altrove… Le nostre coste sono allo stremo: e per quanto la macchina dell’ospitalità sia abituata ad oliare i suoi ingranaggi, il meccanismo scricchiola e i protocolli diventano carta straccia a fronte di una richiesta che supera drammaticamente la possibilità dell’offerta. Come nell’hotspot di Lampedusa, per l’appunto, dove il viavai dei trasferimenti non conosce sosta.

Migranti, Lampedusa presa d’assalto: arrivano in 840 in 48 ore

Parlare ormai di sbarchi a raffica a Lampedusa è pleonastico. Finanche beffardo. Complici le condizioni meteo favorevoli nell’isola sono ripresi in maniera sostenuta gli approdi. Diciotto sabato scorso per un totale di 426 persone. 17 ieri con 354 migranti arrivati nel corso della giornata. E nel frattempo, per tutta la notte e sino all’alba, le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza hanno proseguito la staffetta dal molo Favaloro. Intorno all’1.30 a sbarcare sono stati in 43, tutti uomini, di origine subsahariana. I militari della Capitaneria di porto li hanno rintracciati a circa 10 miglia dalle coste dell’isola e, dopo il trasbordo, l’imbarcazione su cui viaggiavano è stata lasciata alla deriva.

Nonostante trasferimenti e ricollocazioni l’hotspot dell’isola è sempre sotto pressione

Non passa molto tempo dall’ultima operazione di salvataggio  recupero e assistenza, che la Guardia di finanza intercetta a 10 miglia a sud della più grande delle Pelagie altri 25 migranti, tra cui 10 donne, giunti sull’isola a ridosso dell’ultimo sbarco autorizzato. Non solo. Quando ancora non è l’alba, un’altra motovedetta della Capitaneria di porto conduce al molo Favaloro altre 12 persone. Sono tutti uomini, di origine tunisina. I soccorritori hanno intercettato la carretta del mare su cui viaggiavano i migranti in arrivo a circa 10 miglia dall’isola. Anche loro, dunque, dopo un primo controllo sanitario al molo Favaloro, hanno affrontato il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola.

Sbarchi di migranti, numeri ingestibili e destinati a crescere

E così, come sospetta e scrive Il Giornale in queste ore, «con i nuovi sbarchi la struttura è nuovamente al collasso: ora dovrebbero essere circa 1000 i migranti al suo interno. Ma non si conoscono i dati precisi». Quel che è certo è che alla fine della fiera, sulla principale delle isole Pelagie sono stati 840 i migranti sbarcati in 48 ore. Numeri ingestibili, che hanno impegnato le forze militari senza soluzione di continuità. Numeri destinati a crescere e a stigmatizzare una emergenza, divenuta  drammaticamente prassi. Con le Ong che scorrazzano per il Mediterraneo. Fanno rotta direttamente sulle nostre coste. Pretendono lo sbarco in un porto sicuro che è sempre e solo un approdo italiano. E ripartono alla volta di nuove scorribande, nuovi viaggi con destinazione finale identica: il sud del Belpaese..

 

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