Draghi e Conte si danno appuntamento a lunedì. Resa dei conti? No, tarallucci e vino…

1 Lug 2022 16:03 - di Michele Pezza
Conte

Si vedranno lunedì pomeriggio Mario Draghi e Giuseppe Conte. Oggi, invece, secondo quanto riferisce l’Adnkronos, i due dovrebbero sentirsi nuovamente al telefono. Il condizionale è d’obbligo alla luce del tiremmolla degli ultimi giorni. Com’è ormai noto, a scatenare il risentimento di Conte nei confronti del premier è stata l’intervista del sociologo Domenico De Masi al Fatto Quotidiano. Rispondendo, infatti, ad una domanda sui rapporti tra Draghi e Grillo, De Masi riferì di pressioni esercitate dal primo sul secondo affinché appoggiasse la scissione di Luigi Di Maio mollando Giuseppi al suo destino. Che ha già fatto sapere che lunedì chiederà anche dei messaggi in chat intercorsi tra l’Elevato e l’ex-capo della Bce.

Attesa per il chiarimento tra i due

«È stato proprio Grillo a rivelarmelo», aveva assicurato il sociologo. Una versione mai smentita dal comico e solo a scoppio ritardato dal premier. Una vicenda incresciosa, rimbalzata fin dentro le stanze del Quirinale dopo che Conte aveva ritenuto cosa buona e giusta sfogarsi con Mattarella contro quel Draghi infilatosi di soppiatto nella crisi di un partito della sua maggioranza. Una scelta che ha trasformato una questione di etichetta istituzionale in una questione politica. Prova ne sia che nella conferenza stampa tenuta ieri dopo il Consiglio dei ministri, il premier ha indirizzato parole al miele a Conte e al suo movimento. «Non esiste governo senza 5Stelle, non ci accontentiamo dell’appoggio esterno».

Ma Conte può fare solo la faccia feroce 

Un tentativo, neanche tanto mascherato, di rabbonire il leader pentastellato al fine di ricompattare la maggioranza, già messa a dura a prova dalle tensioni tra Letta e Salvini sullo Ius scholae e sulla cannabis. È di tutta evidenza e Draghi gioca sul soffice. Innanzitutto  perché Conte non ha alcuna intenzione di uscire dall’esecutivo e poi perché basta la minaccia di interrompere la legislatura a far rientrare nei ranghi quel che resta del M5S. Tutto, insomma, lascia prevedere che l’incontro di lunedì sarà tutt’altro che una resa dei conti. Anzi, pare che a Palazzo Chigi siano già pronti a servire tarallucci e vino, la vera specialità della casa.

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