Danilo Ciavattini – Viterbo

13 Lug 2022 0:01 - di Redazione

Danilo Ciavattini
Via delle Fabbriche, 20 – 01100 Viterbo
Tel. 0761/333767
Sito Internet: www.danilociavattini.com

Tipologia: tradizionale con spunti creativi
Prezzi: antipasti 18/20€, primi 16/18€, secondi 28€, dolci 12€
Chiusura: Domenica sera, Lunedì a pranzo; Mercoledì

OFFERTA
L’emergenza Covid-19 ha sicuramente stravolto la geografia gastronomica. Alcuni, non molti a dire il vero, hanno saputo resistere (pochissimi addirittura crescere), ma per la maggior parte dei casi si è registrato un abbassamento della qualità media. Purtroppo, questo è successo anche a Danilo Ciavattini, chef del ristorante omonimo a Viterbo. Delle avvisaglie si potevano in effetti cogliere già dalla consultazione del sito internet durante l’estate: apertura solo venerdì e sabato a cena e di domenica a pranzo, un solo menù degustazione (il mitico ma ripetitivo “dalle radici ai rami”) e carta ridotta a soli tre piatti per ciascuna tipologia di portata. Lo chef, giustamente, non ha mai ecceduto con la numerosità delle sue creazioni presenti nel menù, però la scelta effettivamente così è troppo ridotta. Noi abbiamo pertanto provato tutti i piatti presenti, trovandoli però non all’altezza della fama dello chef. Abbiamo riprovato l’acquacotta alla viterbese dalla spiccata nota amara e asprigna, la sempiterna patata al camino con caprino e una buona tartare di manzo con gelato alle acciughe e burrata. Passando ai primi, gustosi i vermicelli con pane, burro e acciughe, ordinari i cannelloni di vitella con mozzarella; mentre più convincenti ci sono sembrati gli spaghetti freddi con panzanella liquida e ricci di mare. Buoni ma senza particolari guizzi, l’agnello della Tuscia con mandorle e purè e il pollo con vellutata all’olio e radicchio; secco e poco invitante, invece, il tombarello (una specie di sgombro) con verdure, maionese e gel di limone e cetrioli. In chiusura, tre dolci di buona fattura ma niente di più: semifreddo alle nocciole con cioccolato e cocco, zuppa inglese con barbabietola e pomodoro, panna gelificata con gelato al caramello e crosta al sapore di liquirizia. Ottimo il cru di caffè del Guatemala, assente la piccola pasticceria.

AMBIENTE
Poco luminoso e arredato in stile minimal con tavoli ben distanziati.

SERVIZIO
Gentile e disponibile ma un po’ impacciato.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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