Centrodestra, lunedì il tavolo per il programma. Ma c’è ancora chi tenta la carta della zizzania

29 Lug 2022 11:19 - di Sveva Ferri
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Si riunirà lunedì il tavolo del centrodestra per il programma di governo. Vi parteciperanno il senatore Giovanbattista Fazzolari e l’europarlamentare e co-presidente dell’Ecr, Raffaele Fitto, per FdI; il responsabile dei Dipartimenti, Armando Siri e il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, per la Lega; il responsabile dei Dipartimenti, Alessandro Cattaneo e il vicepresidente della Camera, Andrea Mandelli per Forza Italia. Ci saranno anche le delegazioni di Coraggio Italia, Udc e Noi per l’Italia, in rappresentanza dei centristi. Dunque, la coalizione prosegue unita nel cronoprogramma che si è data e che ha preso ufficialmente via dopo la definizione delle regole dell’altro giorno.

I tentativi di colpire l’unità del centrodestra

A fronte di questa unità ormai ritrovata e consolidata, si continuano a registrare tentavi di raccontare i partiti della coalizione come pronti a tirarsi colpi bassi con i più disparati mezzi. Insomma, di mettere zizzania. Una trama che si rintraccia anche nell’articolo «“Sandra e Raimondo”, la strategia dei due leader: cancellare dalla mappa gli altri avversari», pubblicato sul Corriere della Sera, lo stesso giornale che qualche giorno fa, quando il tema che poteva separare il centrodestra era quello della premiership, ha tirato fuori dal cilindro delle fantomatiche pressioni del Ppe per Tajani premier.

Il “Corriere della Sera” rispolvera la tesi di “Sandra e Raimondo”

In sintesi, il ragionamento di questo nuovo pezzo è sul fatto che vi sarebbe una sorta di gioco di sponda tra Enrico Letta e Giorgia Meloni per «cancellare», appunto, dalla campagna elettorale gli altri partiti. Certo, nel pezzo non si dice che i due cancellano i rispettivi alleati (o, nel caso del Pd, potenziali tali), ma che cancellano gli altri partiti del campo avversario. È chiaro però che nello schema complessivo quella distinzione diventa secondaria, mentre prende il sopravvento il tema della “intelligenza col nemico”, ampiamente sottolineato ricordando le occasioni in cui quest’anno Letta e Meloni si sono trovati agli stessi eventi pubblici.

L’impegno di Meloni per l’unità del centrodestra: «Si vince o si perde insieme»

E poco importa che entrambi, come ricordato nello stesso pezzo, abbiano più svolte smentito la sintonia che finiva per essere presentata come inciucio. Letta e Meloni tornano a essere presentati come “Sandra e Raimondo”, a dispetto anche della feroce campagna di demonizzazione che la sinistra sta portando avanti contro Meloni. In un contesto in cui il centrosinistra è ancora in alto mare e non si sa se e con chi il Pd si alleerà, è evidente che l’unico bersaglio che resta sul campo è quell’unità del centrodestra che giusto ieri la leader di FdI ha ribadito anche di fronte alla direzione nazionale del partito come un valore da difendere.

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