Campidoglio, l’era di Gualtieri si inaugura con l’aumento dello stipendio degli eletti. Ecco cosa cambia

16 Lug 2022 13:30 - di Alessandra Parisi

Novità dal Campidoglio. Martedì arriva nell’Aula Giulio Cesare un provvedimento che modifica gli emolumenti dei 48 consiglieri comunali di Roma Capitale. E porterà un aumento nelle tasche degli eletti. Si tratta dell’attuazione di un decreto rimasto nel cassetto (forse sotto la forca caudina dei 5Stelle anticasta) dai tempi del governo Berlusconi con la nascita nel 2009 di Roma Capitale. Nuovo ente con maggiori competenze e mansioni più onerose.

Campidoglio, aumento degli stipendi per gli eletti

Le responsabilità del ruolo dovute alla popolosità della città, al ruolo della Capitale d’Italia e all’enorme massa di turisti che ogni anno la visitano sono alla base del provvedimento. Nel testo si cita espressamente il numero di cittadini di Roma, 2.808.293,  pari a un consigliere ogni 60mila abitanti. Passato per la commissione Bilancio e Statuto, il provvedimento verrà discusso martedì in Campidoglio.

Dal gettone di presenza all’indennità fissa

Attualmente gli eletti all’Assemblea capitolina guadagnano tra i 1800 e i 2000 euro al mese. Con un meccanismo che si basa sul cosiddetto ‘gettone di presenza’. Con la nuova legge, invece, potranno godere di una indennità fissa, fino a circa 3500 euro, scrive Repubblica.  Si “prevede che per i consiglieri capitolini si possa equamente commisurare una indennità di funzione al 45% dell’indennità del sindaco”. Naturalmente il provvedimento, firmato da tutte le forze politiche, prevede dei paletti. Tra le condizioni per accedere al nuovo meccanismo la garanzia di presenze mensili pari a 20 tra sedute di Assemblea capitolina e commissioni consiliari. E la presenza ad almeno il 60% dei consigli. Per gli assenteisti non c’è paracadute. Un po’ diversi i conti di Romatoday. Con decorrenza dal primo gennaio 2022 il compenso per i consiglieri dell’Assemblea capitolina è stato fissato in 2.894,91 euro lordi. Vale a dire “un quarto dell’indennità del sindaco”. Finora, o meglio fino al 31 dicembre, i consiglieri comunali percepivano un’indennità che poteva arrivare ad un massimo di 2440,74 euro, sempre lordi. La differenza tra prima e dopo l’entrata in vigore della norma, è dunque di 454, 17 euro.

Una scelta che si presta alle polemiche contro la casta

Dopo l’inceneritore l’amministrazione targata Gualtieri inserisce anche questa tra le priorità. Che faranno discutere e già, titoloni sulla stampa, fanno storcere il naso ai romani. Alle prese con il degrado cittadino, i roghi tossici, il cancro dei rifiuti, i cinghiali che grufolano vicino ai cassonetti e per le vie del centro. Daje alla casta allora? Che vota per raddoppiarsi lo stipendio in barba ai problemi dei romani?

Abolito il rimborso per chi ha ‘un altro lavoro’

In realtà – spiegano i consiglieri di centrodestra – con l’attuazione del decreto si rimodula il sistema attuale e si annulla il meccanismo del rimborso delle ore svolte in consiglio comunale (e sottratte all’impiego) per quei consiglieri che hanno un lavoro esterno contrattualizzato. Rimborso che poteva essere anche più oneroso per le casse del Campidoglio. In pratica finora era contemplata un’uscita incerta, differente a seconda del lavoro, che in passato ha prestato il fianco a qualche truffa. Dopo l’approvazione in consiglio comunale è previsto un decreto del Ministero dell’Interno. Che dovrebbe dare il via libero ai nuovi stipendi, che saliranno a 5.175 euro lordi al mese.

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