Bruxelles dice sì all’aborto nella Carta Ue. Ecr-FdI: così trasformano un dramma in business

7 Lug 2022 18:33 - di Alessandra Danieli

Il controverso dossier Usa sull’aborto sbarca a Strasburgo. In una risoluzione non legislativa il Parlamento europeo chiede di inserire il diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. Un’entrata a gamba tesa sulla decisione della Corte Suprema degli Usa di abolire il diritto di abortire. La risoluzione è stata approvata a Strasburgo con 324 sì, 155 no e 38 astenuti. Tra i contrari i conservatori di Ecr-FdI.

L’Europarlamento approva risoluzione pro aborto

La maggioranza a Strasburgo ritiene  che andrebbe presentata al Consiglio una proposta di modifica dell’articolo 7 della Carta. Poiché “ogni persona ha diritto all’aborto sicuro e legale”. E attende che il Consiglio europeo si riunisca per convocare una Convenzione per la revisione dei trattati.  E, neanche a dirlo, esprime piena solidarietà alle donne e alle ragazze negli Stati Uniti. Gli eurodeputati chiedono al Congresso degli Stati Uniti di approvare un progetto di legge che tuteli l’aborto a livello federale. Dopo che la Corte Suprema ha invalidato la sentenza Roe versus Wade.

Ecr-FdI: svelato il progetto sociale della sinistra

“Il voto espresso oggi dalla maggioranza del Parlamento Europeo è un indicatore inquietante del progetto delle sinistre. Per l’Europa del futuro. Il tema dell’aborto dovrebbe essere competenza dei singoli Stati membri. Mentre con la risoluzione di oggi si condanna quanto accaduto negli Stati Uniti. E in alcuni paesi Ue”. Così in una nota l’eurodeputato di FdI-Ecr Vincenzo Sofo.

L’aborto è un dramma non un business

“A prescindere dalle convinzioni etiche di ognuno, è innegabile che l’aborto sia un dramma. Che consiste nella scelta di togliere a un essere umano un diritto fondamentale. Come quello alla vita. Una società sana – prosegue Sofo –  dovrebbe considerare una tale scelta come extrema ratio. Da adottare soltanto quando non sussistano altre alternative percorribili. Invece il Parlamento europeo da tempo nei suoi atti decisionali non soltanto non si preoccupa di tutelare il più possibile il diritto fondamentale alla vita. Ma ha come priorità la sponsorizzazione del ricorso alla pratica abortiva.

Sogo: vogliono trasformare le donne incinta in mercato

Che le sinistre vogliono liberalizzare al massimo. Così da tramutarlo da drammatica extrema ratio a banale prodotto di consumo. Come se il loro obiettivo fosse quello di trasformare le donne incinta in una nuova area di mercato. Peraltro invocando un’inaccettabile privazione della libertà di espressione e di obiezione per chiunque non condivida il loro approccio”.

Lega: inaccettabile ingerenza sugli Stati membri

Anche la Lega si è espressa contro la risoluzione dell’Europarlamento. “Oggi a Strasburgo si è consumato l’ennesimo tentativo di ingerenza del Parlamento Europeo nei confronti degli Stati Uniti. E degli Stati membri”. Così l’europarlamentare leghista Simona Baldassarre.  Con la seconda risoluzione nel giro di un mese approvata in plenaria sull’aborto. 324 i deputati si sono resi complici, a fronte di 155 che hanno votato in modo contrario e 38 astenuti. La competenza sull’aborto è e rimane in capo alla sovranità dei singoli Paesi”.

 

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