Un vero leader? In alto a destra. “Libero”: «Meloni è l’unica a non farsi dettare la linea dagli elettori»

9 Giu 2022 8:51 - di Michele Pezza
Meloni

Cercate un vero leader? In alto a destra. Si può sintetizzare così l’articolo di Pietro Senaldi che su Libero oggi in edicola dà conto di un sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera incoronando, alla fine, Giorgia Meloni come autentica capa. E questo perché, spiega, sulla guerra in corso ha deciso «di schierarsi fin dal primo momento sulla linea atlantista del fronte e di non arretrare di un passo, senza mai mostrare tentennamenti». Non è l’unica, penserete voi. Giusto, ma la Meloni lo fa nonostante una parte non trascurabile dell’elettorato di Fratelli d’Italia – il 13 per cento secondo il sondaggio – simpatizzi più per Mosca che per Washington o per Kiev.

L’esempio arriva dalla posizione di FdI sulla guerra

Per fare un confronto, analoghe posizioni sono sostenute nella Lega da 7 elettori su cento, appena 3 nel M5S e solo 2 nel Pd. Addirittura, il 39 per cento di chi vota FdI ritiene responsabili allo stesso modo dello scoppio della guerra l’invasore russo e gli ucraini invasi. Dato che trova implicita conferma nell’applicazione delle sanzioni a Putin: vi si dichiara totalmente contrario il 25 per cento, molto contrario il 22. Insomma, ci sarebbe di che riflettere, soppesare, troncare e sopire. Invece la Meloni non solo non tenta di lisciare il pelo all’ala “filo-putiniana” dell’elettorato, ma va avanti come un treno nella direzione opposta.

Senaldi: «La Meloni guida, non segue»

Da vera leader, appunto, e non da follower condizionata da like e pollici alzati. Scrive infatti Senaldi: «Non si fa dettare la linea da nessuno; pondera, decide e poi ha il coraggio di tenere la posizione. Rispetto all’elettorato si pone come figura trainante e non assecondante». Sembra poco, ma è tantissimo in un panorama politico dove gli umori popolari condizionano minuto per minuto le scelte dei leader-follower. A parere del condirettore di Libero, la peculiarità della leadership di Meloni imporrebbe anche di guardare al “miracolo Fratelli d’Italia” con meno pregiudizio e con valutazioni meno sommarie. Ma così va bene lo stesso: i leader, quelli veri almeno, sono tali proprio perché vanno avanti anche quando sembra che non li segua nessuno.

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