Summit della Americhe, schiaffo a Biden del presidente messicano: “Non vado, non rispetta la sovranità dei Paesi”
Gli esperti americani lo definiscono un vero e proprio schiaffone diplomatico al presidente Joe Biden: è arrivato alla vigilia del summit delle Americhe, sferrato a sorpresa da quello che un tempo era l’alleato più fedele degli Stati Uniti, il vicino Messico.
“Questa è la continuazione della vecchia politica di interventismo”. Così Andrés Manuel López Obrador ha bollato la politica di Washington di non invitare al summit delle Americhe, questa settimana a Los Angeles, tre Paesi latino americani – Cuba, Venezuela e Nicaragua – ritenuti non democratici. Una scelta che ha spinto il presidente messicano a decidere di disertare il vertice, inviando al suo posto il ministro degli Esteri, Marcelo Ebrand.
La decisione di Lopez Obrador è quindi uno schiaffo all’amministrazione di Joe Biden, “Credo nella necessità di cambiare la politica che si è imposta da secoli – dice il presidente messicano – da parte degli Stati Uniti di esclusione, di voler dominare senza motivo, di non rispettare la sovranità dei paesi. Non può esserci Vertice delle Americhe se tutti i paesi non partecipano. del continente americano”, ha sottolineato.
Summit delle Americhe: per gli Usa si profila un disastro diplomatico
Il capo di Stato messicano definisce il presidente Usa “un brava persona” che però ha ceduto alle pressioni “dei repubblicani estremisti” e dei leader democratici e membri della comunità cubana che hanno “influenza ed odio”. Lopez Obrador ha detto che è “necessario” un cambio di politica da parte degli Usa che devono rispettare la sovranità degli altri Paesi.
Già a fine maggio il presidente messicano aveva anticipato la sua decisione in risposta a quella, annunciata nelle settimane precedenti, di Washington di non invitare i tre Paesi. Nonostante questo, Lopez Obrador ha confermato la sua visita alla Casa Bianca il prossimo luglio che avrà come tema centrale la questione della riforma dell’immigrazione.
Con Biden gli Usa perdono influenza in America Latina a beneficio di Pechino
Biden è molto preoccupato per l’assenza del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador a questo nono summit delle Americhe. “Il nostro rapporto con il Messico è e continuerà ad essere positivo” e il presidente degli Stati Uniti “vuole personalmente” la partecipazione di López Obrador, ha affermato questa settimana Juan González, il principale consigliere della Casa Bianca per le Americhe.
All’AFP Michael Shifter, docente alla Georgetown University, ha notato che gli Stati Uniti “perdono influenza soprattutto in Sud America ma anche in Messico”, sebbene ci sia “molto potere soft”, di aziende “che sono ancora molto influenti”. Una situazione che vede crescere invece l’influenza nel continente della Cina, che è diventata un partner consolidato per la maggior parte dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi.