Strage di volontari russi al fronte. La Bbc: anziani e male addestrati spinti dalla disperazione

21 Giu 2022 13:38 - di Alessandra Danieli

Anziani e male addestrati. E con una maggiore possibilità di rimanere uccisi in combattimento rispetto alle truppe ‘normali’. È la fotografia dei volontari che Mosca sta inviando al fronte. Per riempire – dicono gli esperti militari  – i ranghi di un esercito decimato dalla resistenza ucraina. Come spiega la Bbc, sono centinaia gli uomini provenienti dalle province più povere della Federazione. Che ogni settimana arrivano sul campo di battaglia. Dopo una preparazione che non supera i 7 giorni.

Strage di soldati russi anziani e poco addestrati

Niente ragioni ideologiche dietro questo arruolamento. Come ammettono i soldati intervistati. A spingere queste reclute è la disperazione. La mancanza di lavoro e lo stipendio offerto. Non a caso dall’inizio di marzo, il ministero della Difesa russo ha pubblicato migliaia di offerte di lavoro. Su siti di ricerca specializzati. Annunci che offrono contratti a breve termine con l’esercito russo sono apparsi nelle strade. E perfino  sui trasporti pubblici di molte città. In una Russia dove la disoccupazione in alcune aree è particolarmente forte una proposta di lavoro da 130 mila rubli ha attratto l’attenzione di tanti finiti ai margini del mercato.

A spingere le reclute è la disperazione

L’attenzione dei reclutatori si è incentrata soprattutto su quanti avessero già avuto esperienze operative. Anche perché l’addestramento – raccontano le fonti della Bbc – è del tutto carente. Con dotazioni minime che risalgono direttamente all’epoca sovietica. Ma anche le reclute non sono poi ‘freschissime’. Secondo le testimonianze raccolte dall’Adnkronos, la maggior parte dei volontari avrebbero più di 45 anni. E la loro età, assieme all’impreparazione al combattimento, sarebbe alla base di perdite superiori al resto delle altre unità russe. Al 20 giugno, sulla base di calcoli basati su fonti attendibili, sarebbero 155 i volontari russi morti in Ucraina. Un numero elevato per un gruppo di militari arrivato solo da poche settimana in prima linea. E ogni settimana – continua la Bbc – viene segnalata l’uccisione di altri 30-40 volontari, alcuni dei quali over 50.

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