Strage di Viareggio: 13 imputati condannati e tre assolti. Cinque anni a Moretti

30 Giu 2022 18:51 - di Redazione
Strage di Viareggio

Arriva la sentenza del processo di appello bis per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 che costò la vita a 32 persone dopo il deragliamento e l’esplosione di un treno che trasportava gpl. L’ex ad di Ferrovie dello stato e Rfi Mauro Moretti, che è uno dei 16 imputati, è stato condannato a cinque anni. La procura generale aveva chiesto per Moretti una condanna a 6 anni e 9 mesi. Nel primo appello l’ex ad di Fs e Rfi era stato condannato a sette anni. Moretti è stato condannato per i reati di disastro ferroviario, incendio e lesioni. Il solo reato di disastro ferroviario è contestato agli altri imputati.

Strage di Viareggio, le condanne

La Corte d’appello di Firenze, come riporta l’Adnkronos, ha condannato Vincenzo Soprano, ex Ad di Trenitalia, e Michele Mario Elia, a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni; Mario Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico Cima riparazioni, a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore divisione di Cargo Chemical, a 4 anni.

Condanne per dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriche

Condanne anche per dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci: Uwe Kriebel, operaio dell’officina di Junghental addetto ai controlli, 4 anni e 5 mesi; Helmut Broedel, funzionario dirigente dell’officina Junghental di Hannover, 4 anni, 5 mesi e 20 giorni; Andreas Schroeter, tecnico di Junghental, 4 anni e 8 mesi; Peter Linowski, Ad di Gatx Rail Germania, 6 anni; Rainer Kogelheide, Ad di Gatx Rail Austria, 6 anni; Roman Meyer, responsabile flotta carri di Gatx Austria, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni; Johannes Mansbart, manager Gatx Rail Austria, 5 anni e 4 mesi.

Strage di Viareggio, gli assolti

La Corte d’appello ha assolto invece: Francesco Favo, ex responsabile certificazione sicurezza di Rfi; Emilio Maestrini, ex responsabile sicurezza di Trenitalia; Joachim Lehmann, supervisore di Junghental.

Strage di Viareggio, le dichiarazioni spontanee di Moretti

In mattinata Mauro Moretti, come riporta l’Adnkronos, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee. Eccone alcuni stralci.  «La mia colpa fondamentale, espressa subliminalmente, sarebbe quella di essere l’autore di una precisa politica aziendale diretta ad investire nell’Alta Velocità, anche in termini di sicurezza, a scapito delle merci».

Moretti si è dilungato a lungo per contestare quello che ha definito «il movente fondamentale: la colpa originale di avere realizzato l’alta velocità».

Le scuse ai familiari delle vittime

Moretti ha poi chiesto scusa ai familiari delle vittime. «Durante questi anni – ha continuato – sono stato più volte sollecitato a rilasciare dichiarazioni a mia difesa o invitato a reagire alle critiche, censure, spesse volte ingiurie di cui sono stato oggetto. Non l’ho fatto per rispetto alla Giustizia ed ai suoi rappresentanti. Non l’ho fatto, anche per rispetto alle famiglie delle vittime. Credo siano questa la sede ed il momento giusti. Prima, se mi consentite, desidero rivolgermi alle famiglie delle vittime. Mi sono state attribuite frasi e comportamenti non rispettosi del vostro dolore, frutto di quel tragico disastro».

«Non mi riconosco in quella descrizione»

«Sono stato additato come persona fredda, insensibile – continua – talvolta perfino disumana. Io, non mi riconosco in quella descrizione ed in questi anni ho avuto tempo per riflettere. Sento il dovere di dire che, se comunque, la rappresentazione di quelle frasi e quei comportamenti hanno causato in voi dolore e risentimento, non c’era nessuna intenzione da parte mia di suscitarli. E, per ciò, vi chiedo scusa».

La reazione dei familiari delle vittime

Dura la reazione dei familiari delle vittime. «Stamattina si è aperta l’udienza con la replica dell’imputato condannato in primo grado, in appello e in Cassazione Mauro Moretti che a differenza di quello che si pensava ci ha illustrato come si tiene un consiglio di amministrazione in Ferrovie». Lo ha detto, come riporta l’Adnkronos, in una dichiarazione, Marco Piagentini, presidente dell’associazione “Il mondo che vorrei”, che raccoglie i familiari delle vittime della strage di Viareggio. «Quindi ha utilizzato un ambiente non consono a questo tipo di ragionamento. Ha parlato di numeri, di statistiche che nulla avevano a che fare con questo processo».

“L’indignazione”

E poi ancora: «Nel momento in cui Moretti ha citato le vittime e i loro familiari ci siamo indignati perché non può venire a citare i familiari delle vittime dopo 13 anni, utilizzandoli e strumentalizzandoli per il suo tornaconto. Questo è vergognoso e rispecchia la persona che è, una persona di basso profilo».

 

 

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