Rotondi va in difesa di Salvini: «Su di lui ci sono pregiudizi negativi, anche se fa qualcosa di serio»

3 Giu 2022 12:39 - di Gianluca Corrente
rotondi

Rotondi lo difende, Calenda lo attacca. Il leader della Lega resta al centro delle polemiche. «Non ho mai avuto un atteggiamento tenero e accondiscendente verso Matteo Salvini». Lo afferma su Twitter Gianfranco Rotondi. «Soprattutto quando era potente e di moda. Mi sembra però che su questo social vi sia un pregiudizio negativo verso di lui». E questo accade «anche quando prova a fare qualcosa di serio, con tutte le difficoltà dell’ora».

Rotondi in difesa di Salvini

Del resto, già alcuni giorni fa Rotondi aveva espresso un concetto analogo. «Non sparo su Salvini perché mi sembra che sia mosso da intenzioni nobili. È il metodo che è sbagliato, perché rinnova la leggenda di suoi rapporti diretti con la Russia. Detto questo, la scelta del centrodestra deve essere l’Occidente, senza se e senza ma».

Calenda: «Che Dio ci preservi Draghi»

Di tutt’altro avviso è il segretario di Azione. «Conte farà ballare il Governo sulle armi e Salvini lo farà ballare su se stesso», dice Carlo Calenda. «Mastella costruisce il Nuovo Centro, Paragone l’uscita dall’Euro. Nasce “Italia C’è” ma non c’è nessuno. Giarrusso confluisce in se stesso e Rizzo si allea con Lady Donato. Che Dio ci preservi Draghi».

Salvini: «Mi spiace che a sinistra mi criticano»

A stretto giro di posta arriva la risposta di Salvini. «Mi spiace che soprattutto a sinistra ci siano colleghi di altri partiti che mi criticano per il mio lavoro per riportare il Paese e il mondo al cessate il fuoco e al disarmo. Altri preferiscono parlare solo di armi e di guerra. Chi vuole la pace vuol bene all’Italia. Chi parla solo di armi e di guerra fa male all’Italia e ai lavoratori».

Rotondi sul centrodestra

Sempre Rotondi aveva parlato dei rapporti nel centrodestra. «Trovo stucchevole la polemica sulla lista unitaria di Lega e Forza Italia», aveva detto. «Questa ipotesi ha almeno il merito di imporre la discussione sul centrodestra italiano, che ha bisogno di forme nuove. Vincerà la partita chi saprà andare oltre il proprio partito, come seppe fare Silvio Berlusconi col Pdl».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *