Omicron, Bassetti: «A metà luglio una bella fetta d’Italia rischia di ritrovarsi in lockdown»
«Non sarà un lockdown proclamato. Ma a metà luglio, quando la fiammata estiva di Omicron dovrebbe aver raggiunto il suo acme, una bella fetta d’Italia rischia di essere di nuovo in lockdown». È quanto scrive su Facebook Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova. Il motivo? «Perché in isolamento domiciliare si potrebbero ritrovare due o tre milioni di italiani, se non di più. Che sommati a quelli in ferie rischiano di mandare in tilt servizi essenziali, come quelli finalizzati alla sicurezza, i trasporti, la protezione civile già sotto stress , la stessa sanità, dove in media tra luglio e agosto metà del personale se ne va in vacanza, mettendo fuori uso un letto su tre. Per non parlare del settore turistico e della ristorazione” preannuncia Bassetti.
Omicron, la tesi di Bassetti
«Perché tutto questo? Perché se sei positivo devi stare isolato a casa per legge dai sette ai dieci giorni. Una regola che va cambiata», osserva il primario. «Come? Dicendo che è meglio stare a casa quando si hanno i sintomi influenzali. E alla scomparsa si esce mettendo la mascherina per evitare di contagiare gli altri. Questa è l’unica soluzione: offrire al cittadino una possibilità. Coinvolgerlo e non obbligarlo».
«Si fanno il fai-da-te per evitare l’isolamento»
«Diversamente continueremo ad avere positivi di serie A e di serie B. Mi faccio il tampone fai da te e, per non finire in isolamento, non te lo dico. Sono moltissimi purtroppo. Di fronte a un virus evoluto e così diverso, ci vogliono regole nuove e maggiore velocità di reazione da parte delle istituzioni», conclude Bassetti.