“Non meriti amore, morirai tra sangue e dolori”: rinviato a giudizio lo stalker di una donna romana

7 Giu 2022 15:52 - di Luisa Perri
stalker

Ha inviato messaggi per due anni all’ex fidanzata, anche con minacce di morte a lei e all’attuale compagno: per questo uno stalker 43enne, originario della Toscana, attualmente sottoposto alla misura di divieto di avvicinamento, è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma.

L’accusa è appunto di stalking aggravato. “Non meriti amore o amici, devi morire o passare il resto dei tuoi giorni sola come un cane o in un letto di ospedale tra sangue e dolori”, “Farai i conti anche tu con Dio e credo che la sotto ci faremo compagnia”, sono solo alcuni dei messaggi inviati dall’uomo.

Nel capo di imputazione della Procura capitolina sono riportate tutte le condotte persecutorie che l’uomo, tra il settembre del 2019 e il luglio del 2021, ha messo in atto, causando alla vittima, assista dall’avvocato Aldo Minghelli, un “perdurante e grave stato di ansia e di paura”.

L’uomo, si legge nel capo di imputazione, mandava in continuazione messaggi alla donna su whatsapp e su facebook “mostrandosi geloso e possessivo e accusandola falsamente di averlo tradito” e dicendosi pronto ad andare sotto la sua abitazione “per vendicarsi”.

Il caso dello stalker brasiliano nei confronti della giovane romana

Nei giorni scorsi, è finito a processo a piazzale Clodio anche un immigrato per essere diventato lo stalker di una 25enne romana. La ragazza era diventata oggetto delle attenzioni morbose da parte del 38enne di origini brasiliane. Nell’ottobre 2021 la vittima è stata anche aggredita con schiaffi e pugni sotto casa, riportando lesioni al volto.

In base a quanto ricostruito dai magistrati romani, il 38enne aveva contattato la giovane sul social network nel settembre del 2020. Dopo pochi giorni l’uomo ha cominciato a bersagliare la donna con messaggi, con sms e Whatsapp, per chiedere un incontro. Messaggi che con il passare dei giorni si sono fatti sempre più insistenti ed hanno assunto il tono di vere e proprie minacce quando la ragazza gli ha comunicato di essere già fidanzata. Non contento l’imputato ha cominciato a prendere di mira anche il suo ragazzo con messaggi violenti e una sera nell’ottobre scorso è passato alle vie di fatto aspettando la ragazza davanti al suo portone.

 

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