Letta prenda nota, Vox non è un partito di estrema destra: tutte le bugie nella lettera al Foglio di Fitto

18 Giu 2022 9:39 - di Gabriele Alberti
Vox Letta

Il partito spagnolo “incriminato”, “Vox”, non è un partito di estrema destra, neofascista o neofranchista, ma nasce anni fa da una scissione del Partido Popular. Da qualche mese governa  insieme ai popolari in Castilla y Leon, forse a breve lo faranno in Andalusia e magari tra un anno e mezzo anche a livello nazionale. E’ l’incipit della lettera aperta scritta da Raffaele Fitto a nome di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei ospitata dal Foglio di Claudio Cerasa. Parole chiare per rispondere agli attacchi virulenti. Parole  indirizzate a Letta e alla sinistra tutta che hanno stravolto la realtà. Una sinistra politica e intellettuale che in questi giorni ha incriminato Giorgia Meloni per il suo comizio spagnolo a sostegno della candidata per “Vox”alla guida dell’Andalusia.

Fitto (FdI-Ecr) scrive al Foglio per smascherare tutte le bugie della sinistra

Dal Partito popolare “viene lo stesso leader, Santiago Abascal, il cui padre fu perseguitato dai terroristi baschi dell’Eta”, scrive Fitto. Ecco cosa sostiene il partito “demonizzato” dai media e dal mainstream che hanno veicolato totali inesattezze. “Vox difende l’Ucraina aggredita da Putin e si batte per la democrazia contro i regimi comunisti latinoamericani: di Cuba, Venezuela e Nicaragua legati a doppio filo con la sinistra radicale di Podemos, che in Spagna regge il governo del Partito socialista alleato del Pd. Altro che “internazionale delle destre sovraniste finanziate dalla Russia“, come ha detto Lia Quartapelle”.

Caro Letta, “Vox” partito nato da un costola del Partito popolare

Ecco, non scherziamo, analizziamo i temi – suggerisce l’eurodeputato di FdI- Ecr-. “Si alla famiglia naturale, No alle lobby Lgbt, Si all’identità sessuale, No all’ideologia di genere”. Sono concetti che Giorgia Meloni ha spiegato nel suo intervento, del quale sono stati dati in pasto agli “odiatori” solo i 19 minuti più veementi. La leader di FdI li ha articolati nel corso del suo discorso, nella parte oscurata dai media che contano, ovviamente. Li riassume Fitto: “E’ la nostra Costituzione, ‘la più bella del mondo’ secondo la sinistra, a definire la famiglia come “società naturale”. Qualcuno può negare poi che esista un gruppo di interesse (appunto una lobby) che persegue un’agenda politica volta a destrutturare quell’idea di famiglia; e a imporre una visione indifferenziata di sessualità additando come omofobo chiunque osi opporvisi? Certo che esiste, ne fanno parte anche tanti eterosessuali; ma sono tantissimi gli omosessuali che non vi si riconoscono e chiedono soltanto – giustamente – di non essere discriminati nel vivere liberamente la loro sessualità”.

Insulti alla Meloni: “La cultura della vita cara sia a Ratzinger che a Papa Bergoglio”

Ancora: “Si alla cultura della vita, No all’abisso della morte”, concetti cari tanto all'”oscurantista” Ratzinger quanto al “progressista” Bergoglio. “Si all’universalità della Croce, No alla violenza islamista”, un richiamo potente al messaggio di amore universale del Cristianesimo contrapposto alla minaccia del fondamentalismo islamico. Ma evidentemente nemmeno questo trova d’accordo il Pd”. Altro argomento: “Si a confini sicuri, No all’immigrazione di massa”, che è mediamente quello che fanno tutte le nazioni normali che non hanno il Pd al governo”- prosegue Fitto-. “Si al lavoro della nostra gente”, messo a rischio dall’ambientalismo ideologico sposato dalla sinistra ex operaia”. Se vi sembrano argomenti da “propaganda assassina” questi…

La sovranità dei popoli sta nell’articolo 1 della Costituzione

Poi c’è un’altro tema toccato dalla Meloni sul quale si è rasentato il delirio. “No alla grande finanza internazionale”. “Qui abbiamo raggiunto la follia. Una critica alle ingerenze di Goldman Sachs nella politica italiana è diventata una strizzata d’occhio allo sterminio degli ebrei (sic!), nella lettura di quell’Emanuele Fiano. Che solo pochi giorni fa si mostrava molto più indulgente nei confronti delle imbarazzanti frasi contro Israele e il suo popolo del candidato sindaco della sinistra a Sesto San Giovanni”. Leggiamo ancora nella lettera: “Si alla sovranità dei popoli”, lo dice l’articolo 1 della nostra Costituzione. Ma è difficile da accettare per chi governa da anni senza vincere le elezioni. “No ai burocrati di Bruxelles”, come dicono un po’ tutti i partiti in campagna elettorale lamentando l’assenza di un’Europa politica.
“Si alla nostra civiltà, No a chi la vuole distruggere”, ha osato dire la leader della Destra criticando quella cancel culture che abbatte le statue di Cristoforo Colombo”.

“E’ la sinistra che fomenta campagne d’odio”

Tutti concetti che sono cari alla sensibilità della maggiornza degli italiani. Ma non è questo il punto vero: “Si può essere d’accordo o meno, ma questi contenuti hanno piena cittadinanza nel dibattito politico italiano, europeo e occidentale. Non rappresentano  “tutto il male possibile”, come ha detto Enrico Letta. Non rappresentano “un linguaggio di propaganda assassina“, come hanno detto ginebra Bompiani e la Braidotti. “Con buona pace della sinistra e delle sue campagne di odio”.

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