La Polizia stradale ferma 3 carri armati destinati all’Ucraina: avevano documenti irregolari

29 Giu 2022 14:09 - di Davide Ventola
carri armati Ucraina

Nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 giugno la Polizia stradale di Napoli, Distaccamento di Nola, ha fermato trattori e semirimorchi che stavano trasportando dei carri armati diretti in Ucraina. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino”, è emerso che i trattori e i semirimorchi delle ditte private incaricate del trasporto erano sprovvisti di carta di circolazione e anche la revisione periodica prevista era scaduta, mentre uno dei conducenti non aveva la prescritta autorizzazione per la guida di mezzi di trasporti eccezionali.

Ad essere trasportati erano carri armati Pzh 2000 (Panzerhaubitze 2000), tra i più moderni della categoria, destinati all’Ucraina. Tre dei 5 carri armati trasportati sono stati così bloccati all’altezza della barriera di Mercato San Severino (Salerno) e hanno fatto ritorno alla base di Persano, località del comune di Serre (Salerno) dalla quale erano partiti. Da lì ripartiranno nuovamente per la Germania, e da lì il convoglio si dirigerà in Ucraina.

La nota dello Stato Maggiore della Difesa: diretti in Germania per un’esercitazione

”Per quanto riguarda la notizia riportata su ‘Il Mattino’ edizione Napoli ‘Stop a tre carrarmati diretti in Ucraina”’ lo Stato Maggiore della Difesa precisa che ”i mezzi trasportati, Pzh2000, erano diretti in Germania per un’esercitazione”.

”Il trasporto dei mezzi provenienti dalla base militare di Persano di Salerno era a carico di una ditta privata che da controlli effettuati non era in possesso di documentazione corretta”, aggiune.

Le caratteristiche dei carri armati Pzh 2000 diretti in Uaraina

Cadenza elevata, unita a mobilità e autonomia eccezionali e prestazioni di fuoco fanno del PzH 2000 il punto di riferimento per l’artiglieria moderna a canne. Il PzH 2000 è stato scelto anche dagli eserciti di Italia, Paesi Bassi, Grecia, Lituania, Ungheria, Qatar e Croazia, per lo più per sostituire i vecchi sistemi come l’obice M109.

I Panzerhaubitze 2000 sono stati utilizzati per la prima volta in combattimento dal Comando di supporto antincendio dell’esercito reale olandese nell’agosto 2006 contro obiettivi talebani nella provincia di Kandahar, in Afghanistan, e ampiamente impiegati a sostegno delle truppe della coalizione nella provincia di Uruzgan, in Afghanistan, e durante la battaglia di Chora, dove era conosciuto anche come “il braccio lungo dell’ISAF”. L’Italia ne possiede 70, ordinati nel 2002 e consegnati tra il 2004 e il 2008. I carri armati diretti in Ucraina hanno un tipo di obice semimovente con cannone d’artiglieria da 155 mm, uno dei sistemi d’arma più potenti schierato nei tempi moderni.

 

 

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