Effetto guerra in Ucraina: gli Scorpions spiegano perché hanno cambiato il testo di “Wind of Change” (video)

1 Giu 2022 15:13 - di Luisa Perri
Scorpions

Poche canzoni raccontano la caduta del comunismo e rappresentano la speranza degli anni ’90 meglio di “Wind of Change” degli Scorpions. Ma ora, la band tedesca ha deciso di cambiare il testo del singolo in cima alle classifiche, argomentando la scelta sul fatto che le parole originali “romanticizzano la Russia”.

Il cantante degli Scorpions Klaus Meine ha spiegato alla testata ucraina TCH perché ha preso la decisione di modificare il testo del loro brano più celebre.

La decisione della band tedesca di modificare i testi arriva mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua a intensificarsi. Hanno cambiato le parole prima del loro tour mondiale. Il primo concerto si è tenuto a Las Vegas a marzo, appena un mese dopo che i carri armati russi sono entrati in Ucraina. Abbiamo pensato: ‘Non è il momento di romanticizzare la Russia con testi come “Follow the Moskva/Down to Gorky Park”. Volevo dichiarare che sosteniamo l’Ucraina in questa situazione molto difficile”. Pertanto il testo rivisto, viene proiettato su uno schermo dietro la band, e recita: “Now listen to my heart/It says Ukrainia/Waiting for the wind to change”. “Ascolto il mio cuore. Dice Ucraina e attende il vento del cambiamento”.

https://www.youtube.com/watch?v=XcVkyvHXErg

Gli Scorpions hanno scritto “Wind Of Change” durante un viaggio a Mosca nel 1989. L’anno prima avevano fatto notizia per essere stati il ​​primo gruppo hard-rock a suonare in Russia e hanno deciso di tornare al Moscow Music Peace Festival.

La canzone simbolo degli Scorpions e della caduta del muro di Berlino

Il brano è diventato la canzone più famosa degli Scorpions e in seguito è stata votata come la canzone del 20° secolo dai telespettatori dell’emittente pubblica ZDF. Registrò uno straordinario successo di vendite, oltre 14 milioni copie, e rappresentò la hit gioiosa della fine della Guerra fredda. Per Rolling Stone «una specie di colonna sonora di una rivoluzione politica e culturale».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *