Di Maio inizia con una gaffe: il nome scelto per il suo partito esiste già. E si è rivelato un flop…
Si chiamerà “Insieme per il futuro” il nuovo partito di Luigi Di Maio, quello che da ieri sera – dopo lo strappo dal M5S – dà il nome ai nuovi gruppi di Luigi Di Maio. Peccato che l’idea non sia particolarmente originale, come spiegano gli esperti. “Non è sicuramente un nome nuovo”, dice all’Adnkronos Gabriele Maestri, giurista ed esperto di simboli, nonché curatore del sito ‘I simboli della discordia’.
“Insieme per il futuro”: Di Maio sceglie un nome inflazionato
“Scorrendo le liste pubblicate sul Ministero dell’Interno delle elezioni amministrative degli ultimi 4 anni, scovate dal collega Massimo Bosso per ‘I simboli della discordia’, quest’anno si trovano 4 liste con quel nome, più 2 con nomi molto simili (‘Insieme per un futuro’ e ‘Insieme verso il futuro’). Ce ne sono poi 8 nel 2021, 4 nel 2020 (più un ‘Insieme verso il futuro’) e addirittura 34 (più un altro ‘Insieme verso il futuro’) nel 2019, che è il turno più corposo di elezioni amministrative. Si va da comuni come Albenga a tanti piccoli comuni. Quest’anno, per esempio, troviamo liste ‘Insieme per il futuro’ a: Castiglione Messer Marino in provincia di Chieti, San Marco dei Cavoti (Benevento), Visciano (Napoli) e Torella del Sannio (Campobasso)”.
“Inoltre liste con questo nome, per l’esattezza ‘Insieme per… il futuro’, con i puntini sospensivi, dal 2016, almeno, sono state presentate ogni anno in comuni sotto i mille abitanti, dove non servono le firme, e hanno preso al massimo 8 voti. Quasi sempre ne hanno presi zero...”, prosegue l’esperto c0mmentando la scissione annunciata da Di Maio.
Il gruppo dimaiano al Senato ha bisogno di un partito già esistente
Per quanto riguarda la formazione del nuovo gruppo ‘dimaiano’ a Palazzo Madama, Maestri poi osserva: “Il regolamento del Senato prevede che per fare un nuovo gruppo occorra l’ausilio di un partito che abbia partecipato alle elezioni con il suo simbolo e abbia eletto un senatore. Questa regola, già sfilacciata dopo la nascita del gruppo Iv-Psi, dopo la formazione del gruppo Cal ha perso quasi tutto il suo mordente: oggi infatti basta che del gruppo faccia parte un parlamentare che in corso di legislatura abbia aderito a un partito che ha partecipato con il suo simbolo alle elezioni”.
Arriva la prima diffida al ministro degli Esteri
“Smentiamo che ci siano relazioni tra il nostro partito ‘Insieme’ (che ha tenuto il suo primo congresso politico lo scorso 4 luglio dopo il lancio del Manifesto di Stefano Zamagni, pubblicato da Politica Insieme il 31 ottobre 2019 e l’Assemblea costituente del partito nell’ottobre 2020) con questo annuncio di Luigi Di Maio che chiama Insieme per il futuro questo suo nuovo gruppo parlamentare creando una oggettiva confusione. Pertanto diffidiamo l’onorevole Di Maio ad utilizzare il nome Insieme per la sua nuova avventura politica. Ricordiamo che il partito Insieme è già stato presente alle recenti elezioni amministrative e che ha già numerosi eletti in vari consigli comunali in Italia. Non c’è dubbio alcuno che si tratta di un tentativo di scippo di un nome che rivendichiamo come assolutamente nostro”. Così precisano all’Adnkronos Giancarlo Infante, Eleonora Mosti e Maurizio Cotta della segreteria di coordinamento di Insieme.