Vergogna ai funerali della giornalista Shireen Abu Akleh: israeliani sotto accusa, la Casa Bianca condanna (video)
Hanno fatto il giro del mondo le immagini della carica della polizia israeliana contro il corteo funebre a Gerusalemme di Shireen Abu Akleh, la giornalista americano-palestinese di Al Jazeera rimasta uccisa mercoledì mentre documentava uno scontro a fuoco fra israeliani e palestinesi a Jenin.
Secondo la polizia israeliana, centinaia di partecipanti alla processione hanno protestato con violenza, lanciando sassi contro gli agenti. Fonti palestinesi affermano che la polizia israeliana ha lanciato granate stordenti. Le immagini diffuse da al Jazeera mostrano gli scontri fra i soldati e la folla, con la bara portata spalla che ad un certo momento rischia di cadere a terra.
Shireen Nasri Abu Aqla, cattolica, – scrive il corrispondente da Gerusalemme del Corriere -” è ormai un simbolo politico. Gli arabi la celebrano come la «voce della Palestina», in migliaia si sono presentati a Gerusalemme per la cerimonia. Accusano gli israeliani di averla ammazzata durante gli scontri nella città della Cisgiordania, mentre un’indagine interna all’esercito per ora sostiene di non poter stabilire chi l’abbia colpita: gli ufficiali spiegano che in quel momento era in corso una sparatoria tra i miliziani e i soldati, chiedono di poter analizzare il proiettile recuperato dai palestinesi durante l’autopsia”.
La portavoce della casa Bianca Jen Psaki ha condannato l’incursione della polizia israeliana «contro una processione che avrebbe dovuto essere accompagnata dalla calma». Josep Borrell, Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione europea, dice di essere «sconvolto per l’uso sproporzionato della forza e il comportamento irrispettoso delle truppe israeliane».