Tozza tozza tra auto dei consiglieri di FdI e Lega al Pirellone. Travaglio ne fa un caso politico e viene smentito

4 Mag 2022 19:16 - di Leo Malaspina

Un piccolo incidente automobilistico diventa un caso politico, agli occhi del “Fatto Quotidiano” di Marco Travaglio, che su un “tozza tozza” da letterina all’assicurazione e scuse reciproche si inventa una lite tra il tamponatore, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Federico Romani, e il tamponato, il collega leghista Roberto Mura. Secondo “Il Fatto Quotidiano“, nel parcheggio del Pirellone si sarebbe verificato l’incidente con Romani, che sarebbe andato via, per poi essere rimbeccato, in aula, dal leghista, che avrebbe potuto visionare le immagini delle telecamere di sorveglianze del parcheggio stesso individuando lo speronatore.  Questa vicenda, raccontata con un taglio politico, dati gli attuali rapporti non eccellenti tra FdI e Lega, con tanto di titolo sull’incidente “nel centrodestra“, si sarebbe conclusa con la constatazione amichevole del danno da parte di Romani, E quindi? Il Fatto racconta di un battibecco tra i due in aula, dopo che i due erano stati interpellati dal giornale. Poi Romani ha scritto al Fatto, smentendo categoricamente.

Lo “speronamento politico” smentito dallo stesso Fatto di Travaglio

!Non è certo la temuta spaccatura sull’onda della recente rivalità tra Lega e Fratelli d’Italia. Ma al Pirellone un incidente c’è già stato. Un incidente vero, con tanto di ammaccatura sul parafango dell’auto del leghista Roberto Mura. A urtarla nel parcheggio sotterraneo è stato Federico Romani, consigliere lombardo di FdI nonché figlio del senatore ed ex ministro Paolo, di recente indagato per corruzione a Bergamo…” aveva scritto due giorni fa Il Fatto, parlando di “un Mura furioso per il danno, finché non gli arriva via messaggio l’ammissione di responsabilità di Romani”. “Abbiamo fatto la constatazione amichevole, sono ampiamente soddisfatto e l’ho ringraziato di avermi avvisato”, spiegava nell’articolo il leghista. Non bastava. Il giornalista travagliano insisteva nel racconto di chissà quale lite. E chiamava Romani al telefono, il quale a sua volta negava liti e tensioni e spiegava come il tutto fosse avvenuto in modo serenissimo. Ma non bastava. “Niente di tutto ciò. Io sono già d’accordo col consigliere Mura, mi ha mandato un messaggio di ringraziamento. È una questione privata, non le racconto un bel niente. Adesso chiamo i miei avvocati”.

La smentita di Romani direttamente al giornale

Il consigliere di FdI Romani, il giorno dopo la pubblicazione, scriveva direttamente al Fatto per chiedere di rettificare quanto scritto. “Facendo seguito allo ‘strano’ colloquio telefonico intercorso, onestamente non capisco a cosa voglia fare riferimento se non forse ad una semplice constatazione tra colleghi consiglieri da quel che lei ha affermato. In merito all’accaduto che lei descrive non posso far altro che diffidare dal riportare fatti inveritieri e tendenziosi. Sottolineo che al concretizzarsi di condotte dal contenuto oltremodo diffamatorio sarò costretto ad agire per tutelare la mia onorabilità. Inoltre mi riservo di accertare le modalità con le quali è venuto in possesso di tali (peraltro non vere e sommarie) informazioni coperte dalla legge sulla privacy 196…”, diceva Romani, che si chiedeva, giustamente, come una constatazione amichevole possa assurgere a notizia politica. Non bastava.

Il giornalista, finalmente, si arrendeva alla bolla di sapone, però… “Prendiamo atto della replica del consigliere Romani. Proprio per avere una sua versione dei fatti, che ci sono stati raccontati in modo concorde da più fonti, lo abbiamo contattato prima della pubblicazione dell’articolo. Abbiamo dato conto di quanto ci ha detto e del fatto che, quando gli abbiamo chiesto di raccontarci come sono andate le cose, ha preferito posare il telefono”. Dagli torto…

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