Obbligo di mascherina al lavoro fino al 30 giugno. Il governo sceglie la prudenza. Soddisfatta l’Ugl

4 Mag 2022 16:42 - di Redazione

Resta l’obbligo delle mascherine al lavoro. Il governo ribadisce la linea della prudenza o della paura. E conferma fino al 30 giugno prossimo, nei luoghi di lavoro, il vecchio protocollo sulle misure per il contrasto  del Covid-19. Sottoscritto da governo e parti sociali il 6 aprile 2021 che prevede, tra le altre cose, l’uso obbligatorio delle mascherine. “In tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro. Al chiuso o all’aperto“.

Resta l’obbligo delle mascherine al lavoro

Confermate  tutte le misure di protezione previste. In un primo tempo le mascherine dovevano restare obbligatorie soltanto sui mezzi pubblici e negli ospedali. Invece oggi è arriva dal ministero del Lavoro e dal ministero della Salute la decisione di prolungare il termine dell’obbligo. Fino alla fine di giugno. La comunicazione è arrivata termine di un tavolo in videoconferenza con Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria. E le associazioni del mondo datoriale. E sarà formalizzata a breve in un verbale ad hoc. Prima di quella data è previsto comunque un nuovo giro di tavolo. Un nuovo check, per una ulteriore valutazione che tenga conto dell’evoluzione della pandemia . E di possibili ricadute nel prossimo autunno.

Il governo sceglie la prudenza, plaudono i sindacati

I sindacati plaudono alla conferma di un protocollo da loro fortemente voluto. Che ha permesso di garantire la tutela dei lavoratori e reso i posti di lavoro, luoghi più sicuri e protetti dal pericolo di contagio. Per l’Ugl  “è corretta la linea prudenziale che si è decisa di adottare, considerato comunque l’andamento dei contagi. Va valorizzata l’esperienza di questi 2 anni e gli elementi innovativi presenti nel protocollo.A cominciare dai comitati aziendali, nell’ottica di rafforzare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici”. È il commento del segretario Fiovo Bitti. Che auspica che il governo adotti “strumenti incentivanti, compresi il credito di imposta e dei contributi sui dispositivi di protezione individuale e sulla formazione”.

L’Ugl: bene il rinnovo del protocollo

“La prosecuzione della validità del Protocollo prevede la conferma ed il conseguente aggiornamento dei protocolli aziendali. Importante l’impegno preso durante l’incontro di rivedere il testo nazionale entro giugno”. Così  Angelo Colombini, segretario confederale Cisl. Soddisfatta dell’esito dell’incontro anche la Cgil. In linea anche la Uil.  “Il protocollo Sicurezza anti contagio Covid vive”, dice il segretario confederale Ivana Veronese. Spiegando come nonostante la necessità di qualche aggiornamento “il protocollo resti valido. Finché ci sarà rischio contagio, ci saranno sia il protocollo nazionale sia quelli che sono stati sottoscritti nei Settori/Filiere”.

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