In Italia la più grande barca a vela al mondo. Ma è difficile ‘confiscarla’ al miliardario russo
Sono tre le imbarcazioni congelate in Italia appartenenti ad oligarchi russi. Gli yacht sono dislocati tra il porto di Imperia, dove è ormeggiata ‘Lady M’. Quello di Sanremo, che ospita ‘Lena’. E infine quello di Trieste, che accoglie l’imbarcazione denominata Sy A. O semplicemente A. Del miliardario russo Andrey Melnichenko (142 metri). Si tratta della “più grande barca a vela al mondo. Quindi, necessariamente la più dispendiosa”.
Congelamento dei 3 yacht degli oligarchi russi
L’Agenzia del Demanio, individuata come soggetto competente alla gestione delle risorse economiche, lancia l’allarme. E denuncia un’anomalia. “Il decreto legislativo di certo non poteva prevedere eventi di straordinaria drammaticità come quelli che si è chiamati a fronteggiare. Siamo ovviamente preoccupati”, dicono i responsabili del Demanio. “Anzi molto preoccupati. Data la straordinarietà della situazione, l’entità dei beni sottoposti a congelamento. La natura dei beni che per quanto riguarda le imbarcazioni/navi non rientrano nelle ordinarie competenze dell’Agenzia. La norma che non è stata pensata per disciplinare una situazione similare. Stiamo cercando di fare del nostro meglio“.
La barca a vela più grande del mondo
Un’impresa non facile. Gli yacht al momento sono tutti in acqua. “Non ci sono casi di rimessaggio”. Ma anche apolidi, cioè senza registro di navigazione. Dunque impossibilitati a muoversi. “Il provvedimento di congelamento ha fatto automaticamente decadere la bandiera. Mentre l’equipaggio è rimasto presente a bordo quasi al completo. A questo punto l’amministratore/custode dovrà presentare la proposta di piano di spese, anche riguardo al personale. Che sarà valutato alla luce dell’interpretazione normativa”.
Le spese per l’equipaggio a bordo
Nel frattempo però l’Agenzia del Demanio, che ancora non ha imbarcato nuovo personale sui mega yacht, ha già dovuto affrontare le prime spese per l’originario equipaggio di bordo. Corrispondendo “il primo importo per il personale dell’imbarcazione denominata ‘SY A’. Poiché è rimasto presente a bordo quasi al completo dal momento della comunicazione del provvedimento. L’amministratore sta provvedendo per i mesi successivi col personale a bordo”.
La norma sul tavolo del ministero dell’Economia
Al momento della presa in consegna di un bene, spiegano, “viene effettuata una ricognizione sullo stato e sul contenuto del bene stesso. Salvo specifiche situazioni. Il congelamento di norma esige che il bene venga conservato nello stato in cui viene dato in custodia, si tratta degli obblighi del custode”. Come dobbiamo agire lo stiamo discutendo con il ministero dell’Economia e delle Finanze. “Tra l’altro la disciplina di legge prevede un organismo apposito, il Comitato di Sicurezza Finanziaria. Per le decisioni importanti sul bene e in questo caso, visto il valore del bene, le decisioni sono praticamente tutte importanti“.