“Il commissario ombra” di Mario Leocata, una storia intrigante tutta da leggere
Un’altra perla di Mario Leocata; il libro “Il commissario ombra”. Una storia intrigante, capace di appassionate il lettore. La vicenda parte dal commissario Duilio Zanni, che viene distaccato al Comando della Guardia di Finanza. Deve indagare su un’organizzazione internazionale occulta, che compie raffinati crimini di alta finanza. Quando stanno per arrestare il legale romano dell’organizzazione, Zanni cade in un agguato. Viene colpito al volto, a bruciapelo. I medici riescono a salvargli la vita ma lui resta sfigurato. Recupera quasi del tutto i suoi lineamenti originali, sebbene rimangano alterazioni psicologiche, con fobie e tic. Ma non solo. L’agorafobia, lo blocca dentro casa. Riuscirà lo stesso a lavorare, occupandosi proprio dell’attentato che ha subìto. In questo modo conquista l’appellativo di “Commissario Ombra”, che presto diventerà temuto da più spietati criminali.
“Il commissario ombra” e i successi di Mario Leocata
Mario Leocata ha scritto sceneggiature di fumetti (Lancio) e riduzioni letterarie dei romanzi di Salgari. Ha pubblicato diversi romanzi con Edierre, Bietti, Salani, Mondadori, Nuova Eri, Fanucci, Newton Compton, Armando Curcio. Dai suoi libri sono stati tratti anche dei film, come La Tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! (di Sergio Sollima) o Vivere insieme (Alberto Negrin). Con il suo romanzo Canne Mozze ha vinto il primo premio Nabokov, sezione narrativa. È stato collaboratore di Mediaset quale consulente letterario-artistico per valutare le proposte di film e telefilm da realizzare. Per l’agenzia “Studioimmagine”, ha sceneggiato 18 spot pubblicitari, trasmessi da Rai Uno. Per Rai International, ha partecipato al programma Sicilia visibile… invisibile, e a L’Italia in Argentina. Nel giugno 2000, ha consegnato a Rai Notte otto puntate di Alla ricerca delle Arche Appassionato di archeologia preistorica, pubblica articoli sulla rivista “Arche omisteri”. Articolista di argomenti storici, religiosi e culturali per il quotidiano “Il Tempo” di Roma, per alcuni anni è stato docente di Antropologia cristiana presso università private.