Il Ballo delle debuttanti diventa gender fluid: al Cicognini di Prato balleranno anche le coppie Lgbt
Nel nome del gender fluid si stravolge anche il tradizionale “Ballo delle debuttanti”. Il Convitto Cicognini di Prato, famoso liceo — che ebbe l’onore di ospitare un giovanissimo Gabriele D’Annunzio – per giorni è stato al centro di polemiche. Il tutto è partito, come ricostruisce in un articolo La Verità, dopo la denuncia di una coppia di ragazze lesbiche che avrebbero voluto partecipare al ballo.
Prato, polemiche per il Ballo delle debuttanti
È scoppiato il caos e sulla vicenda sono intervenuti l’Arcigay e il ministro delle Pari Opportunità, Elena Bonetti. A quel punto la direzione ha assicurato di cambiare il regolamento ma solo dall’anno prossimo. «Il ballo – ha detto, come riporta il quotidiano – viene organizzato già da febbraio, con gli abiti e le prove. Quando ho ricevuto la richiesta degli studenti non c’era più possibilità di modificare la delibera e per questo mi sono impegnata a farlo già dal prossimo anno».
Il dietrofront: «Il ballo è aperto a tutte le coppie»
Ma le pressioni non si sono fermate e alla fine è stato deciso di cambiare completamente le regole della festa già dalla fine di quest’anno. Come ha dichiarato il consiglio docenti il «ballo è aperto a tutte le coppie liberamente formate». Alla fine il classico “Ballo delle debuttanti” è stato trasformato in un semplice ballo di fine anno. «Eliminata – scrive La Verità – la parte della festa più attesa dai giovani e cioè quella dei balli da sala in maschera, con le ragazze vestite in abiti da sogno e accompagnate da cavalieri in abito scuro con cui danzare».
Gli studenti si dividono
Come riporta Rainews.it, gli studenti interrogati in una consultazione online, hanno votato per 50,1% per il mantenimento del ballo tradizionale.
Ballo delle debuttanti, la delusione
Una studentessa del Convitto, come si legge su La Verità, afferma: «Non si tratta né di omofobia, né di discriminazione. Semplicemente il “Ballo delle debuttanti”, soprattutto per noi ragazze, è un momento importante e che avremmo voluto celebrare nel migliore dei modi. Trovo ingiusto ridurre un evento da sogno, e che niente ha a che vedere con l’esclusione delle coppie gay, in una banale festa».